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Carta d’identità elettronica come lo Spid, cosa cambia con il nuovo decreto ministeriale

La Cie, o carta d’identità elettronica, si potrà usare per accedere a diversi servizi della pubblica amministrazione, come ora si utilizza lo Spid. Lo prevede un nuovo decreto del ministero dell’Interno.
A cura di Luca Pons
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La carta d'identità elettronica (Cie) diventa più potente. Un nuovo decreto , approvato a settembre e pubblicato in Gazzetta ufficiale pochi giorni fa, riporta l'accordo tra i ministeri dell'Interno, della Transizione digitale e dell'Economia: le funzionalità della Cie sono aggiornate, e a breve la si potrà usare per accedere ai servizi della pubblica amministrazione proprio come ora si fa con il Sistema pubblico di identità digitale (Spid).

Cosa cambia con la carta d'identità elettronica

La novità, che coinvolgerà più di 31 milioni di cittadine e cittadini italiani già dotati di carta d'identità elettronica, permetterà di accedere tramite la Cie a una serie di servizi forniti dalla pubblica amministrazione o da privati. Oggi, per usare il proprio documento d'identità come metodo di accesso digitale bisogna far leggere la carta dallo smartphone, avendola quindi sempre con sé. Il nuovo strumento dovrebbe semplificare le procedure.

La novità entrerà in vigore definitivamente tra qualche mese: basteranno l'app dedicata e un pin per entrare sul sito dell'Agenzia delle Entrate, dell'Inps o delle altre pubbliche amministrazioni. L'accesso ai servizi in rete da parte dei minorenni, chiarisce il ministero dell'Interno, sarà gestito "in modo da agevolare il controllo genitoriale".

Il decreto ministeriale prevede che l'accesso digitale sia regolato con tre livelli di autenticazione informatica, semplicemente detti 1, 2 e 3. Questi corrisponderanno al livello di sicurezza necessario, in base alle richieste degli enti che forniscono i servizi: normale (per cui servirà nome utente e password), significativo (nome utente, password e codice temporaneo Otp non basato su certificati digitali) ed elevato (nome utente, password e Otp basato su certificati digitali).

Tra le altre novità, il portale dedicato alla carta d'identità elettronica – che dovrebbe trovarsi all'indirizzo www.cartaidentita.interno.gov.it, per adesso non ancora attivo – consentirà di "aggiornare i dati personali", spiega il Viminale, come anche di "visualizzare le operazioni effettuate con la propria identità elettronica" e, più avanti, "sarà anche possibile manifestare il consenso o il diniego alla donazione di organi e tessuti in caso di morte".

Inoltre, la Cie manterrà anche la funzione di permettere di firmare un documento digitale con firma elettronica avanzata (Fea), sia tra privati che nella pubblica amministrazione.

Come richiedere la carta d'identità elettronica

Alla scadenza della propria carta d'identità, o in seguito a smarrimento, furto o deterioramento, si può fare richiesta per una carta d'identità elettronica nel proprio Comune di residenza. In alcuni Comuni, è attivo il servizio di prenotazione del ministero dell'Interno con cui verificare online la disponibilità della Cie, e fissare un appuntamento. In caso contrario, bisogna contattare l'ufficio comunale apposito.

Dopo essere andati negli uffici comunali per svolgere le procedure burocratiche, la carta d'identità elettronica viene spedita direttamente al titolare. Entro 6 giorni lavorativi dalla richiesta, la si riceve all'indirizzo che è stato comunicato.

Quanto dura la validità della carta dipende dall'età. Per bambini e bambine sotto i 3 anni di età dura 3 anni, tra i 3 e i 18 anni di età dura per 5 anni, e infine per tutti i maggiorenni e le maggiorenni dura 10 anni. La Cie richiede la presa delle impronte digitali del suo titolare, quindi nei casi in cui fosse impossibile procedere, avrà una validità temporanea di dodici mesi dal rilascio. Il costo per ottenere la Cie è fisso a 16,79 euro, oltre ai diritti fissi e di segreteria che vengono stabiliti, eventualmente, da ciascun Comune e comprendono anche le spese di spedizione.

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