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Carta acquisti spesa 2023, escluso chi ha il reddito di cittadinanza: i requisiti Isee

La Carta acquisti sarà attiva da luglio 2023. Ogni famiglia potrà ricevere fino a 382,50 euro da spendere per alimenti di prima necessità. Saranno escluse tutte le persone che ricevono il reddito di cittadinanza o altri sussidi. Non si potrà fare domanda: a scegliere i beneficiari saranno l’Inps e i Comuni in base alle soglie Isee.
A cura di Luca Pons
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Via alla Carta acquisti per il 2023: le famiglie residenti in Italia con un Isee al di sotto dei 15mila euro riceveranno una Postepay prepagata e ricaricabile per l'acquisto di beni alimentari di prima necessità. Saranno escluse, però, quelle in cui c'è una persona che riceve il reddito di cittadinanza o un altro sussidio contro la povertà, o anche la cassa integrazione. Lo ha stabilito il governo Meloni con un decreto attuativo firmato dai ministri dell'Agricoltura e dell'Economia Lollobrigida.

Le carte saranno assegnate dai Comuni in collaborazione con l'Inps, e potranno avere fino a 382,50 euro per famiglia. Complessivamente saranno disponibili 1,3 milioni di carte, che si attiveranno a luglio 2023. Bisognerà utilizzarle almeno una volta entro il 15 settembre 2023 per non decadere dal beneficio. L'acquisto di alimentari – ma non di alcolici – si potrà effettuare nei negozi che avranno aderito a una convenzione per il contenimento dei costi, con sconti appositi.

A chi spetta la Carta acquisti 2023: tutti gli esclusi

A ricevere la Carta acquisti- che nella pratica sarà una carta Postepay prepagata e ricaricabile, intestata in modo nominale alla persona beneficiaria – saranno le famiglie attualmente residenti in Italia che sono titolari in un Isee non superiore ai 15mila euro. Sono previste, però, una serie di esclusioni. La Carta acquisiti, infatti, sarà incompatibile con ogni forma di sostegno alla povertà.

Il contributo non sarà erogato alle famiglie in cui è presente una persona che riceve il reddito di cittadinanza. In più, saranno escluse automaticamente anche le famiglie che beneficiano di reddito di inclusione, nuova assicurazione sociale per l'impiego (Naspi), indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori (Dis coll), indennità di mobilità, fondi di solidarietà per l'integrazione del reddito. Anche la Cassa integrazione guadagni (Cig) sarà un fattore che escluderà dalla possibilità di ricevere la Carta acquisti, così come ogni altra forma di integrazione salariale o di sostegno in caso di disoccupazione involontaria, se a erogarlo è lo Stato.

Dove si può usare la carta risparmio spesa

Con la Carta acquisti si potranno comprare solamente prodotti alimentari di prima necessità. In ogni caso, specifica il decreto, sarà vietato l'acquisto di bevande alcoliche. I soldi del sussidio si potranno spendere in tutti i negozi che vendono alimentari, se questi avranno stipulato una convenzione. Per accreditarsi, gli esercizi commerciali dovranno presentare una domanda al ministero dell'Agricoltura.

La convenzione richiederà di praticare nel proprio negozio un contenimento dei costi di beni alimentari di prima necessità. Saranno inclusi, quindi, anche degli sconti specifici da applicare solamente a chi ha una Carta acquisti. Aderendo alla convenzione, i negozi si impegneranno a comunicare periodicamente i prezzi che applicano, e come cambiano per gli utenti della Carta.

Quanti soldi si possono ricevere

Il governo ha stabilito un tetto massimo di 382,50 euro a famiglia. Questa somma potrà variare, e in più negli ultimi mesi nell'anno potrà arrivare un surplus. A ottobre 2023, infatti, Poste italiane farà un monitoraggio per vedere quanti soldi non sono stati assegnati e quante carte non sono state attivate. Dopodiché, informerà i ministeri competenti (Agricoltura ed Economia) e ai Comuni. Gli importi residui saranno distribuiti sulle carte delle famiglie che le avranno usare regolarmente. I criteri per questa ripartizione saranno gli stessi utilizzati già per distribuire le carte.

Come ottenere la Carta acquisti e quando arriva

L'assegnazione delle Carte acquisti spetterà all'Inps e ai Comuni. Ogni Comune, infatti, si vedrà assegnata una certa quantità di carte. L'Inps invierà all'amministrazione comunale un elenco dei potenziali beneficiari, tramite il proprio sito. Come detto, saranno considerate solo le persone residenti in Italia, con Isee al di sotto dei 15mila euro e che non ricevono nessun tipo di supporto alla povertà o integrazione salariale.

Il Comune avrà l'incarico di verificare che le persone indicate dall'Inps siano effettivamente residenti lì. In base a quante carte hanno a disposizione, le assegneranno ai beneficiari con un'ultima selezione: con i servizi sociali locali, infatti, verrà stabilito quali famiglie (anche composte da una sola persona) sono effettivamente in stato di bisogno.

Le persone interessate, quindi non dovranno inviare alcun tipo di richiesta. Se risulteranno selezionate da Inps e Comune, riceveranno una comunicazione con la notizia che sono state scelte e con le informazioni per ritirare la tessera dagli uffici postali.

Il decreto ha stabilito che le Carte acquisti si attiveranno a partire da luglio 2023. Ancora prima del controllo delle Poste a ottobre – per verificare eventuali soldi non assegnati – ci sarà un controllo il 15 settembre 2023. Chi entro quella data non avrà effettuato almeno un pagamento, decadrà automaticamente dal beneficio.

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