Caro voli, governo annuncia un intervento sui prezzi dei biglietti per fermare i rincari anomali
Si è svolta questa mattina al Mimit la commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi sul caro-voli, alla presenza del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a cui hanno partecipato le associazioni di categoria del comparto. Alla riunione al ministero hanno partecipato anche il Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, e il sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci, oltre ad alcuni tecnici del Ministero dei Trasporti.
Il ministro Urso nel corso del suo intervento ha ribadito l'urgenza di un'inversione di tendenza rispetto ai prezzi dei voli nazionali, in particolare per le tratte da e per le Isole in regime di continuità territoriale. A tal proposito ha annunciato che il suo dicastero sta lavorando un intervento normativo, di concerto con il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che mira a contrastare eventuali pratiche commerciali scorrette da parte dei vettori.
Gli ultimi dati, illustrati dal Garante per la sorveglianza sui prezzi Benedetto Mineo, evidenziano come il prezzo medio dei voli sia aumentato di circa il 40% rispetto al 2022 e abbia toccato vette fino al +70% in alcune tratte. Parallelamente invece la dinamica del prezzo del jet-fuel, il carburante di riferimento per il settore dell’aviazione civile, mostra a giugno una riduzione di circa il 45% rispetto allo scorso anno.
"Le tariffe degli aerei aumentano laddove il cittadino non ha altra scelta, come in Sicilia e Sardegna, con picchi inaccettabili, del 70%. Con Matteo Salvini siamo d'accordo che interverremo a breve", ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, a margine della riunione. Urso ha sottolineato che da una parte "gli aerei sono totalmente pieni, non si trovano posti, viaggiano con tutti i posti occupati, il massimo che si possa avere, dall'altra parte il prezzo dei carburanti è precipitato" del 40% rispetto allo scorso anno e quindi i rincari sono anomali. Nell'incontro, al quale hanno partecipato per la filiera Iata, Ibar, Aeroporti2030 Assaereo, Assaeroporti, Assocontrol, Assohandlers e Federazione turismo organizzato, Urso ha annunciato un intervento "sul piano legislativo per cancellare eventuali pratiche di concorrenza scorretta che dovessero emergere, in attesa per altro delle analisi e delle indicazioni del Garante della concorrenza, che sta facendo un'indagine in corso".
"Vi è la necessità – ha spiegato – che il Paese si prepari al meglio a quella forte crescita del turismo internazionale che è evidente a tutti e si accentuerà nei prossimi mesi, anche in vista di eventi straordinari come il Giubileo 2025, poi verosimilmente l'Expo di Roma 2030″.
Le reazioni
"È dall'inizio del mese che il ministro Urso annuncia che interverrà a breve. Vogliamo dargli una notizia, dato che evidentemente non se ne è accorto: l'estate è arrivata e le persone stanno già andando in ferie. Insomma le vacanze sono oramai quasi tutte prenotate", ha commentato Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.
"I voli sono in testa alle top ten dei rincari delle vacanze, occupando i primi 3 posti dei rialzi congiunturali e i primi due di quelli tendenziali. Inutile chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati" ha sottolineato, ricordando come i prezzi dei voli nazionali siano aumentati in un solo mese del 17,8% mentre quelli intercontinentali dell'11,9% sul mese precedente. Sul gradino più basso del podio i voli europei che si alzano in un solo mese del 7,4%.
"Abbiamo trovato un interlocutore sensibile rispetto alle nostre richieste che fondamentalmente sono tre: accertare le cause reali del caro voli e ogni altra condotta commerciale sleale; vigilare in modo costante sull’andamento dei costi dei biglietti; garantire la parità di prezzi tra i diversi canali distributivi, senza discriminazioni per la rete di agenzie di viaggi", ha detto invece Gabriele Milani, direttore nazionale della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio, alla fine dell’incontro odierno di Fto con Mr. Prezzi al ministero delle Imprese e del made in Italy.
"Agenzie e tour operator – ha aggiunto Milani – sono danneggiate dall’impennata delle tariffe e dalla condotta generale delle low cost nei confronti del Turismo organizzato. Questi vettori dominano gli aeroporti italiani con una quota complessiva del mercato nel 2022 pari al 61%, contro una media europea del 32,5%. Ma il Caro voli non ha giustificazioni reali se si considera che, secondo i dati Iata, il costo del jet fuel si è in media dimezzato rispetto a un anno fa. È chiaro che siamo di fronte a un oligopolio delle low cost che diventa monopolio su alcune tratte e scali strategici".
La denuncia del Codacons
Chi acquista oggi un biglietto aereo per andare ad agosto in Sardegna deve mettere in conto una spesa che può arrivare a sfiorare i 1.000 euro tra andata e ritorno. In pratica un viaggio di andata e ritorno in aereo per la Sardegna ad agosto (partenza 12 agosto, ritorno 19 agosto), se acquistato oggi, può arrivare a costare quanto un volo intercontinentale. Lo denuncia il Codacons, commentando le misure annunciate dal ministro delle Imprese e del made in Italy. "Le tariffe dei voli aerei sono fuori controllo e oramai, nonostante l'intervento del governo, l'estate degli italiani è del tutto compromessa – ha spiegato il presidente Carlo Rienzi – I cittadini hanno dovuto infatti subire prezzi stellari per l'acquisto dei biglietti aerei per le vacanze estive, e qualsiasi intervento sul tema arriva fuori tempo massimo. Per questo attendiamo fiduciosi le decisioni dell'Antitrust che, proprio a seguito di esposto Codacons, ha aperto una istruttoria sul caro-voli, e siamo pronti ad iniziative legali a tutela degli utenti se l'autorità accerterà illeciti e speculazioni suo fronte delle tariffe aeree".