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Caro prezzi, la ricetta di Di Maio: “Serve decreto taglia bollette e azzerare Iva sui beni primari”

Un decreto con cui lo Stato si fa carico dell’80% delle bollette di famiglie e imprese e l’azzeramento dell’Iva sui beni di prima necessità. Ecco la ricetta di Luigi Di Maio contro inflazione e caro prezzi.
A cura di Annalisa Girardi
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Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, torna a chiedere un decreto taglia-bollette contro i rincari. "Serve un decreto taglia-bollette per le imprese e le famiglie, altrimenti da qui a dicembre le imprese chiudono e le famiglie saranno ancora più povere", ha detto intervenendo a Mezz'ora in più su Rai 3. La proposta del leader di Impegno Civico è quella di un provvedimento che incarichi lo Stato del pagamento dell'80% delle bollette di famiglie e imprese fino alla fine dell'anno.

Non solo. Tornando sul tetto al prezzo del gas, Di Maio ha sottolineato che questo non sia abbastanza, dal momento che nn stanno aumentando solo i prezzi dell'energia, ma in generale quelli delle materie prime: "Noi diciamo che sul prezzo del gas l'Europa deve ragionare insieme per una risposta strutturale, Ma intanto l'azzeramento dell'Iva sui beni di prima necessità per le famiglie si può fare subito", ha detto.

Di Maio è intervenuto anche sulla questione della sanzioni alla Russia, su cui oggi sono scoppiate le polemiche in seguito alle affermazioni di Matteo Salvini: "La destra italiana non ha una linea sulle sanzioni alla Russia. Salvini non le vuole per fare un favore a Putin. Meloni prova a rassicurare, ma un'aspirante premier che ogni giorno deve fare un video in quattro lingue per spiegare che non sfascerà l'Italia, che rassicurazioni può dare?".

Secondo il leader di Impegno Civico non votare la coalizione di centrosinistra significa favorire la destra di Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Quindi l'attacco anche a Giuseppe Conte: "Sono loro che si auto escludono, un voto a Conte è un voto che favorisce il percorso della Meloni e di Salvini. Noi siamo usciti da quello che fu M5s, è il partito di Conte, non c'è più nessuno di quelli che hanno costruito il Movimento. Noi siamo usciti quando Conte ha flirtato con Putin".

Infine Di Maio ha fissato l'obiettivo per questa tornata elettorale: "Non è stato un agosto semplice per Impegno civico. Durante le ultime settimane c'è stato un momento di indecisione, qualcuno diceva ‘molla tutto', qualcuno ha pensato di lasciar stare e non presentarci. Gli attacchi continui, ma crediamo nei progetti e nei programmi e i sondaggi ci danno in crescita e sono sicuro che faremmo un bellissimo risultato, almeno il 6%", ha detto. E infine: "Al momento è importante che questa coalizione faccia squadra, la coalizione progressista, noi ragioniamo sulla vittoria evitando che Berlusconi diventi presidente del Senato e Salvini ministro dell'Interno".

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