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Caro prezzi in vacanza, il ministro Lollobrigida: “La qualità si paga, le eccellenze costano di più”

“È evidente che ci sono altri posti che si affacciano sul Mediterraneo che ambiscono ad avere la stessa propensione ad accogliere i turisti che abbiamo noi, ma quello che si trova ad esempio in Puglia altrove non si trova. Dobbiamo spiegare che la qualità si paga”: lo dice il ministro Lollobrigida, pagando del caro prezzi in vacanza.
A cura di Annalisa Girardi
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"Dobbiamo spiegare che la qualità si paga. Quindi quando uno paga un po' di più è perché ha di più": lo dice il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, parlando del caro prezzi che sta pesando sulle vacanze di moltissimi turisti e cittadini che hanno scelto di trascorrere le ferie in Italia. "Lo vediamo nelle produzioni enogastronomiche italiane, dobbiamo spiegare al mondo che paghi di più un'eccellenza e la Puglia è un'eccellenza", ha aggiunto parlando specificatamente della Puglia durante una visita a Fasano.

E ancora: "È evidente che ci sono altri posti che si affacciano sull'Adriatico o sullo Ionio o sul Mediterraneo che ambiscono ad avere la stessa propensione ad accogliere i turisti che ha la Puglia, ma quello che si trova in Puglia altrove non si trova. Non trovi lo stesso modo di trasformare il cibo, non trovi le stesse produzioni, non trovi la stessa biodiversità, non trovi monumenti, mare e ambiente che trovi qui". L'esponente di Fratelli d'Italia ha quindi concluso ribadendo: "Tante altre realtà che si affacciano sul Mediterraneo ambiscono a diventare come noi ma non lo sono ad oggi. Magari tra 15-20 anni qualche nazione anche di fronte a noi avrà lo stesso tipo di qualità della Puglia, ma per ora non ce l'ha e quindi i prezzi sono inferiori".

Secondo una rilevazione di Demoskopika l'inflazione e il caro prezzi stanno pesando sul turismo in Italia più di quanto non accada in altri Paesi europei e note mete vacanziere, come Grecia, Francia o Spagna. Secondo l'istituto di ricerca i rincari per chi sceglie di trascorrere le vacanze nel nostro Paese ammontano complessivamente a 3,9 miliardi di euro in più rispetto al 2022. In particolare pesa il trasporto aereo che ha segnato aumenti del 23,5%, ma anche le strutture ricettive, che hanno registrato rialzi del 12,8%.

Un'altra indagine curata da Emg Different segnala che sono circa nove milioni gli italiani che hanno deciso di rinunciare alle vacanza per motivi economici. In tal caso, chiaramente, il caro prezzi non è l'unica discriminante, ma sicuramente un fattore da prendere in considerazione.

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