Caro carburanti, perché i prezzi di benzina e diesel stanno tornando a salire dopo mesi
Per la prima volta da aprile, stanno tornando a salire i prezzi dei carburanti. Dopo il caro carburanti di inizio anno, seguito da un calo di diversi mesi, è iniziata adesso un'altra fase in cui i costi del carburante sono aumentati. Lo evidenziano i dati che i gestori delle pompe devono fornire all'Osservatorio prezzi, gestito dal ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Secondo i dati più recenti a disposizione, la media nazionale – parlando di distributori self service – è salita a 1,85 euro al litro per la benzina, e a 1,69 euro per il diesel. Invece per quanto riguarda il servito la benzina è arrivata a 1,985 euro al litro, il gasolio a 1,830 euro. Nella rilevazione europea del 10 luglio, l'Italia aveva un prezzo medio della benzina (self service) a 1,84 euro al litro, inferiore solo a quello della Danimarca (1,89 euro) e decisamente sopra la media dell'area euro (1,78 euro al litro). Lo stesso valeva per il diesel, dove la media Eurozona era di 1,60 al litro.
Siamo ancora lontani dai livelli che, nei primi mesi del 2023, portarono il governo a convocare i rappresentanti di categoria e intervenire con un decreto ad hoc. Decreto che tra l'altro mostrerà un effetto concreto a partire da agosto, quando i distributori dovranno esporre il prezzo medio regionale di benzina e diesel alla pompa. Al momento, comunque, non è chiaro se il trend di risalita continuerà o si interromperà un'altra volta.
Ciò che è certo e che diversi elementi contribuiscono a far salire il costo dei carburanti. Innanzitutto, dall'inizio di luglio, il prezzo del petrolio ha ripreso a salire. Ha toccato prezzi che, per quanto non ancora elevati (si parla di 80 dollari al barile sul Brent, uno dei mercati di riferimenti) non si vedevano da alcuni mesi. Uno dei motivi probabilmente è che, poco più di un mese fa, i Paesi dell'Opec+ (i principali esportatori mondiali di petrolio) hanno annunciato che avrebbero tagliato la produzione di greggio. In particolare, proprio da luglio l'Arabia Saudita ha iniziato a produrre un milione di barili in meno al giorno.
Con l'aumento del prezzo del petrolio, quindi, è piuttosto normale che anche benzina e diesel costino di più. In aggiunta, bisogna considerare anche il periodo dell'anno: con l'estate per molti partono le vacanze e così i viaggi in auto aumentano. Tra partenze e ritorni in massa con l'arrivo del caldo, le strade si riempiono e lo stesso accade ai distributori. Se sale la domanda di carburante, di conseguenza anche i prezzi crescono.
Come detto, non è chiaro al momento fin dove arriverà l'aumento, né quanto tempo durerà. Il ritmo della salita è rallentato, e questo potrebbe far pensare che nel giro di poche settimane ci sarà un nuovo calo. Ma il settore dell'energia è spesso imprevedibile, soprattutto da quando l'invasione della Russia in Ucraina ha reso più instabili i mercati internazionali. In particolare quelli del gas e, appunto, del petrolio.