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Caro benzina, i prezzi arrivano a 2,40 euro al litro in autostrada: quanto sono aumentati

Il prezzo dei carburanti è in risalita: in alcuni distributori, la benzina al servito in autostrada ha superato o si è avvicinata ai 2,4 euro al litro. Il prezzo medio è ancora ben più basso, ma nell’ultimo mese c’è stato un aumento. Intanto, il governo studia il prossimo aumento delle accise sul gasolio (abbassando quelle sulla benzina).
A cura di Luca Pons
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Tornano a salire i prezzi della benzina. Dopo alcuni mesi di calo, nell'ultimo periodo è arrivato un nuovo rialzo. Tanto che nella categoria più costosa – il carburante servito, in autostrada – la benzina è arrivata a superare i 2,4 euro al litro. È successo in un distributore sull'autostrada A1, e ci si sono avvicinati anche altri su A2, A4 e A14, tra le altre. A riportare il dato è stata l'associazione di consumatori Codacons. Sempre in autostrada, in diversi casi la benzina self service è salita oltre i due euro al litro.

In particolare, l'associazione consultando i prezzi comunicati dai distributori al ministero dell'Interno ha sottolineato che in diversi casi il servito in autostrada si è avvicinato alla soglia dei 2,4 euro al litro. In particolare, si sono registrati 2,399 euro sulla A21, 2,366 euro sulla A4, 2,359 euro sulla A14. E ancora 2,349 euro sulla A11, 2,345 euro sulla A7, 2,339 euro sulla A22, 2,319 euro su A26 e A8.

Restando sulle autostrade, il prezzo della benzina al self service è naturalmente più basso ma ci sono stati dei picchi che hanno superato i due euro al litro: 2,039 euro sulla A14, 2,029 euro sulla A22 e la A4, 2,009 euro sulla A1.

Si tratta comunque dei singoli distributori più cari. Il sito del ministero delle Imprese riporta i prezzi medi, che per la benzina in autostrada è di quasi 1,90 euro al litro per il self service (1,896 euro). Guardando alle varie medie regionali, invece, al di fuori delle autostrade si trovano prezzi medi che vanno dai 1,775 euro delle Marche agli 1,847 euro al litro di Bolzano.

Secondo Codacons, il rincaro delle ultime settimane è dovuto in parte al fatto che i produttori del carburante hanno un obbligo di miscelare anche una parte di biocarburanti, più costosi, e questo si riflette sul prezzo finale. Ma anche, naturalmente, alla risalita del prezzo del petrolio sui mercati internazionali.

In un mese, al di fuori dell'autostrada, il prezzo del pieno è aumentato di circa 2,2 euro per la benzina e di 2,4 euro per il gasolio. Un'osservazione che fa il paio con lo studio pubblicato negli scorsi giorni da Unimpresa, secondo cui tra il gennaio 2021 e il dicembre 2024 il costo dei carburanti per le famiglie è aumentato del 20%.

In particolare, secondo il rapporto, le famiglie in questi quattro anni sono passati dallo spendere circa 1.759 euro all'anno per la benzina, a 2.112 euro. Per il gasolio l'aumento è stato da 1.332 euro a 1.658 euro, quindi un +24,5%. C'è però anche un aspetto positivo: nel corso dell'ultimo anno c'è stato un leggero abbassamento. Insomma, a fine 2023 si pagava di più che a fine 2024. Il calo è stato di circa 73 euro per la benzina, quindi il 3,46%.

Resta da capire che andamento avranno i prezzi, e se si confermerà la risalita delle ultime settimane. In questo contesto, è ancora da definire la decisione del governo di alzare le accise sul gasolio e di abbassarle sulla benzina. Il cambiamento dovrebbe essere di un centesimo in più da una parte e un centesimo in meno dall'altra, con un incasso complessivo da circa 600 milioni di euro per lo Stato.

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