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Bonus benzina da 150 euro, verso il modello carta acquisti ma solo per redditi bassi

Se il costo del carburante dovesse salire sopra i 2 euro, e mantenersi oltre quella soglia per qualche giorno, il governo ha già detto che interverrà con un bonus benzina da 150 euro.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il prezzo del carburante non accenna a diminuire. Secondo gli ultimi dati, i prezzi praticati di benzina e diesel sono in lieve aumento. In base all'elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all'Osservaprezzi del ministero delle Imprese e del Made in Italy, aggiornati alle 8 di ieri 30 agosto, il prezzo medio praticato della benzina in modalità self è 1,957 euro/litro (1,955 la rilevazione precedente), con i diversi marchi compresi tra 1,951 e 1,973 euro/litro (no logo 1,948). Il prezzo medio praticato del diesel self è 1,861 euro/litro (rispetto a 1,858), con le compagnie tra 1,855 e 1,883 euro/litro (no logo 1,853).

Per quanto riguarda il servito, per la benzina il prezzo medio praticato è 2,094 euro/litro (2,092 il dato precedente), con gli impianti colorati con prezzi tra 2,030 e 2,158 euro/litro (no logo 2,000). La media del diesel servito è 2,000 euro/litro (contro 1,996), con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi compresi tra 1,938 e 2,059 euro/litro (no logo 1,906). I prezzi praticati del Gpl si posizionano tra 0,710 e 0,736 euro/litro (no logo 0,693). Infine, il prezzo medio del metano auto si colloca tra 1,393 e 1,454 (no logo 1,401). Per quanto riguarda le Regioni, il prezzo medio più alto si conferma in provincia di Bolzano dove si pagano 1,988 euro per un litro di benzina.

La soglia dei 2 euro e l'attivazione del bonus benzina

Il governo ha in mente una soglia: 2 euro. Se il prezzo medio della benzina in città, in modalità self, dovesse superare questo prezzo, sul tavolo del Consiglio dei ministri finirà un decreto d'urgenza. A quel punto, spiegano fonti di governo a la Repubblica, il bonus carburante, annunciato negli scorsi giorni dal ministro delle Imprese Adolfo Urso, non sarà più rimandabile. Dotrebbe trattarsi di una bonus una tantum, anche se l'esecutivo vorrebbe che fosse un aiuto trimestrale, da erogare mensilmente da settembre a dicembre.

Le stesse fonti aggiungono però a la Repubblica che per far scattare la misura – 150 euro ai redditi bassi – il livello dei prezzi dovrà mantenersi sopra i 2 euro per almeno qualche giorno. Dovrebbe trattarsi comunque di una sorta di social card destinata al rifornimento di benzina o gasolio per gli automobilisti con redditi bassi e per le famiglie numerose, sul modello  della carta "Dedicata a te" per l'acquisto di beni alimentari, destinata alle famiglie con almeno tre componenti e un Isee fino a 15mila euro.

A chi spetterebbe il contributo: l'ipotesi social card

I tecnici comunque stanno ancora studiando per definire la platea. Il ministro Urso ha fornito alcune indicazioni di massima sul profilo dei beneficiari del bonus, ma il perimetro non è stato ancora tracciato. Il rischio è che gli aiuti vadano a chi non ne ha bisogno. Per questo non è stato ancora deciso se il bonus sarà erogato attraverso una nuova carta o se, invece, sarà accreditato direttamente sulla carta "Dedicata a te", la social card da 382,50 euro.

La seconda ipotesi potrebbe semplificare la gestione e far risparmiare lo Stato, perché permetterebbe di non spendere altri soldi per la logistica. Però, fa notare ancora la Repubblica, sovrapporre la platea della card Dedicata a te a quella del bonus benzina rischierebbe di mancare l'obiettivo: per esempio potrebbero essere esclusi i pendolari, tra le categorie più esposte al rialzo dei prezzi del carburante.

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