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Caro benzina, da oggi il cartello con il prezzo medio dei carburanti: cosa cambia nei distributori

In tutte le Regioni nei distributori scatta l’obbligo di esporre i prezzi medi nazionali dei carburanti. La misura era stata approvata dal governo Meloni a gennaio e oggi viene messa in pratica. I prezzi sono disponibili anche sul portale online del ministero delle Imprese.
A cura di Luca Pons
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Da oggi, 1 agosto, partono le misure del governo Meloni contro il caro benzina. Da oggi scatta l’obbligo per gli esercenti di esibire nei distributori anche i prezzi medi regionali dei carburanti, così da dare opportunità agli automobilisti di scegliere con più consapevolezza. Si tratta di un provvedimento annunciato già a gennaio, nel pieno delle polemiche per l'aumento del costo della benzina (seguito alla decisione di far scadere il taglio delle accise). Ci sono voluti più di sei mesi perché la misura venisse attuata.

Cosa cambia da oggi nei distributori

Concretamente, quindi, cosa cambierà nell'esperienza di chi fa rifornimento? I prezzi in sé non cambieranno – il governo ha già annunciato che non intende tagliare nuovamente le accise – ma apparirà un nuovo cartellone. Oltre a quello con il costo di ciascun carburante, ce ne sarà un altro che indicherà i prezzi medi regionali. Si tratterà in particolare del prezzo medio self-service per benzina e gasolio, e del prezzo medio servito per metano e gpl. In autostrada, invece, i cartelli indicheranno il prezzo medio per la rete autostradale (uguale in tutte le Regioni).

A cosa servono i tabelloni con i prezzi medi di carburanti

L'idea è che, in questo modo, i clienti potranno sapere se un particolare distributore sta applicando prezzi molto al di sopra della media, in linea oppure al di sotto. La tariffa media sarà calcolata ogni giorno dal ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), che riceverà dagli esercenti le informazioni sui prezzi praticati. Ogni mattina, non prima delle 8.30, si potranno consultare i prezzi medi anche online, nell'apposita pagina del ministero dedicata alle Regioni e alla rete autostradale.

I cartelli veri e propri, in ogni distributore, dovranno essere esposti in modo visibile. Appariranno entro le 10.30 se il distributore apre alle 8.30, e se invece apre dopo avrà comunque al massimo due ore di tempo per allestirlo.

Cosa indica il prezzo medio esposto sui cartelloni

La media esposta sarà quella regionale, e ci saranno ovviamente delle differenze di alcuni centesimi tra una Regione e l'altra. Questo perché il tipo di impianti di erogazione, la quantità di distributori e la qualità dei servizi e delle infrastrutture di trasporto dei carburanti fa sì che in alcune zone la benzina costi di più e in altre di meno.

Ci saranno poi anche delle differenze tra la media regionale e il prezzo dei singoli distributori in quella Regione. Come ha spiegato l'Unem, Unione energie per la mobilità che raccoglie le principali aziende che distribuiscono prodotti petroliferi in Italia, "il prezzo praticato dal singolo impianto dipende da una molteplicità di fattori, tra cui la sua efficienza nella gestione e nell'approvvigionamento, le modalità di servizio, nonché le politiche commerciali del gestore e della azienda che lo rifornisce".

Come consultare i prezzi dei carburanti

Sempre sul sito del ministero, si potrà utilizzare anche la piattaforma Osservaprezzi, che permetterà di paragonare i prezzi dei distributori in una certa zona. Anche in questo caso, i dati saranno aggiornati ogni mattina con l'arrivo delle comunicazioni da parte dei gestori. I dati saranno relativi a tutto il territorio nazionale, incluse ovviamente le autostrade. Si potrà scegliere un indirizzo di partenza da cui far partire la rilevazione, e un raggio di distanza entro cui si vogliono conoscere i distributori. Per ciascuno verranno riportati i prezzi praticati quel giorno (sempre non prima delle 8.30, quando il portale sarà aggiornato).

Cosa succede a chi non espone i prezzi medi

Nel caso in cui un distributore non metta in mostra il cartellone con i prezzi medi, o non gli dia la giusta visibilità, o comunque se non viene rispettata questa nuova norma, è prevista una sanzione. La multa potrà andare da 200 a 2mila euro, tenendo conto anche del fatturato dell'esercente in questione.

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