Carlo Giovanardi: “Non sono omofobo, la giornalista ha manomesso l’intervista”
L’ex ministro Carlo Giovanardi è pronto a dire la sua sulla polemica dell’ultima settimana: “Non sono omofobo, il mio discorso è stato strumentalizzato”. In un’intervista concessa alla giornalista Roberta Giordano, la conduttrice della trasmissione ‘Non ci sono più le mezze stagioni’ di Radio24, il senatore Pdl aveva paragonato il bacio di due donne a chi fa pipì in strada, equiparandolo, pertanto, ad un comportamento poco dignitoso e da evitare. I compagni di partito avevano preso subito le distanze dalle affermazioni, e i Giovani democratici di Modena avevano organizzato, domenica scorsa, un’iniziativa proprio sotto casa di Giovanardi: un lungo bacio contro le infelici affermazioni. Il diretto interessato si era detto sconvolto per la decisione, arrivando a definire l'evento “da squadriglia fascista”, e aveva denunciato le molteplici “minacce di morte” ricevute. L’episodio torna a galla, ora, perché Carlo Giovanardi annuncia un esposto all’Ordine dei Giornalisti della Lombardia contro Roberta Giordano, accusata di aver manomesso l’intervista audio andata in onda.
Giovanardi contro Radio24 – Il senatore Giovanardi ha così commentato le accuse di omofobia: “C'è un taglio manipolatorio che collega l'inizio della prima risposta ad una risposta successiva omettendo tutto il ragionamento intermedio che dimostra come non esista nessun atteggiamento omofobo da parte mia, ma semplicemente la difesa di regole di buona educazione che devono valere per tutti, etero ed omosessuali”. Il direttore di Radio24 aveva mandato nuovamente in onda l’intervista, per dimostrare che non vi era alcuna manipolazione, ma Giovanardi è deciso: si tratta solo di mere strumentalizzazioni. L’autrice dell’intervista, Roberta Giordano, replica: “Nessun collage e nessuna manipolazione, abbiamo messo l'audio a disposizione di tutti. L'attacco di Giovanardi nei miei confronti è infondato e assurdo. Se si è reso conto di aver detto delle cose gravi, chieda scusa, oppure abbia il coraggio di difendere le sue idee”. I colleghi di partito avevano preso le distanze dalla boutade di Giovanardi, su tutti il ministro Giancarlo Galan, che, nel giorno di San Valentino, aveva dichiarato: “Certe affermazioni, pensieri, idee del tutto personali, non sono espressione naturale di un partito che si fonda sulla libertà, come è il nostro”.