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Carenza farmaci, Schillaci dice che quelli mancanti sono solo 30: “Per gli altri ci sono gli equivalenti”

Il ministro della Salute Schillaci, in un’informativa alla Camera, fa il punto sulla carenza di farmaci in Italia. Quelli “non sostituiti da altri farmaci alternativi, di fatto sono meno di 30 specialità”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il governo è tornato sull'allarme farmaci in Italia, dovuto a un problema di produzione in alcuni Paesi Esteri, come la Cina, legato anche alla difficile situazione internazionale, tra guerra e caro energia, che si è verificata in concomitanza con l'influenza stagionale: nel nostro Paese sono oltre 3mila quelli mancanti secondo una lista stilata dall'Aifa. Ma per il ministro della Salute Orazio Schillaci la situazione è sotto controllo perché per la maggior parte dei farmaci mancanti esistono gli equivalenti.

I medicinali assenti nelle farmacie e nelle parafarmacie italiane vanno dagli sciroppi per la tosse ai cortisonici per l'aerosol, ma anche antinfiammatori, antinfluenzali, Tachiprina, soprattutto nella formulazione a sciroppo, così come alcuni antibiotici per le forme batteriche, come l'Augmentin o lo Zitromax, e per uso pediatrico, oltre a medicinali specifici per l'epilessia. Una situazione di questo tipo sta spingendo molti cittadini verso una vera e propria corsa all'acquisto di farmaci.

Non è detto che la situazione migliorerà nelle prossime settimane, visto che le materie prime per la produzione sono sempre più difficili da trovare (mancano in particolare i principi attivi che arrivano dalla Cina, alle prese con l'emergenza Covid).

"Dei 3mila farmaci presenti nella lista Aifa dei carenti, circa 300 sono privi di equivalenti e quindi inseriti nella lista dei prodotti importabili su richiesta delle strutture sanitarie. Invece non sostituiti da altri farmaci alternativi, di fatto sono meno di 30 specialità, di cui peraltro non si discorre in questi giorni sui media", ha assicurato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nella sua informativa in commissione Affari sociali della Camera sulla carenza di farmaci di oggi pomeriggio.

In realtà secondo il ministro ci sarebbe un'ampia disponibilità di farmaci equivalenti sul mercato, che però non vengono utilizzati. A causa di una non appropriata informazione o "distorsione" mediatica, secondo Schillaci, passa questo messaggio : "Mancano oltre 3.000 Farmaci: antinfluenzali, ma anche antitumorali". In realtà le cose andrebbero spiegate in altro modo: "Risultano presenti nell'elenco dei medicinali carenti, oltre 3.000 farmaci (tra farmaci carenti ed in cessata commercializzazione), per i quali è quasi sempre possibile ricorrere a equivalenti, o (nei rari casi in cui questi manchino) all'importazione dall'estero, o alla preparazione galenica".

"Visto il quadro corrente, oltre a supportare le iniziative di comunicazione tese a chiarire la reale situazione delle carenze, si è già valutato di procedere, dopo questa fase di crisi mediatica, a una revisione dell'impianto della lista dei farmaci carenti, già discussa e concordata in sede di Tavolo tecnico indisponibilità presso Aifa, con gli attori interessati: si provvederà ad espungere dalla lista principale tutti i farmaci di non significativa importanza", ha aggiunto il titolare della Salute.

"In questo quadro, sarà anche possibile definire e promuovere d'intesa con tutta la rete, ulteriori iniziative formative e informative che aiutino ad aumentare l'accesso agli strumenti già disponibili, equivalenti, galenica, importazione. In prospettiva, inoltre – ha aggiunto il ministro – sono stati proposti anche altri interventi strutturali rispetto al tema degli aumenti di costi indotti dalla tensione internazionale: la rivalutazione dei prezzi dei farmaci al di sotto della soglia dei 5 euro, che sono a maggiore rischio di perdita di remuneratività, è ad esempio tra questi interventi".

"Tra le tipologie di farmaci per i quali sono stati messi a punto strumenti per le eventuali carenze rientrano, per esempio, tutti i prodotti per l'epilessia, per i quali lo shift terapeutico è più complesso".

"Sono stati definiti interventi straordinari – ha aggiunto il ministro – come la predisposizione di schede-guida per clinici e pazienti pubblicate nel sito Aifa e veicolate dalle associazioni di pazienti e dalle società scientifiche, o la promozione delle buone pratiche regionali come le linee guida per la produzione galenica, o le produzioni straordinarie garantite da aziende private o dallo Stabilimento chimico farmaceutico militare".

"Uno dei problemi più significativi gestiti negli ultimi mesi riguarda per esempio il diazepam, indicato per crisi epilettiche nei bambini, e per il quale è stata definita una modalità di approvvigionamento attraverso l'importazione di confezioni dall'estero e loro dispensazione tramite le farmacie aperte al pubblico, integrativa rispetto alla possibilità di preparazione galenica in farmacia già attivata da tempo. In questo ambito, la collaborazione tra Aifa e i clinici della Lega italiana contro l'epilessia è stata un esempio di sinergia positiva a beneficio dei pazienti, e ha permesso di attivare meccanismi straordinari che hanno avuto il supporto delle regioni e di tutta la filiera".

Schillaci dice che l'allarme farmaci crea "carenza di rimbalzo"

Secondo Schillaci sono del tutto ingiustificate le corse all’accaparramento dei medicinali, da parte di pazienti preoccupati di avere a disposizione una scorta limitata di un prodotto, oltre che dannose: "La comunicazione allarmistica sulle carenze di questi giorni sta generando una carenza di rimbalzo, l’accaparramento di farmaci da parte dei pazienti, preoccupati di avere una scorta di prodotto che potrebbe sembrare a rischio, creando un picco di domanda e generando ulteriori tensioni nell’approvvigionamento", ha spiegato Schillaci.

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