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Carceri, Mattarella promulga la legge. Esposto di Iv e Radicali contro Nordio: denunciato per “tortura”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato il decreto Carceri, mentre è ancora in attesa di promulgazione il ddl Nordio con l’abrogazione dell’abuso d’ufficio. Intanto i Radicali, il deputato di Iv Roberto Giachetti e ‘Nessuno tocchi Caino’ hanno denunciato Nordio e i sottosegretari Delmastro e Ostellari per “tortura”, per il tema del sovraffollamento carcerario.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ieri ha promulgato il decreto carceri approvato mercoledì in via definitiva dalla Camera, prima della pausa estiva. Nel dettaglio, si legge sul sito del Quirinale, il Capo dello Stato ha promulgato la "conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 luglio 2024, n. 92, recante misure urgenti in materia penitenziaria, di giustizia civile e penale e di personale del Ministero della giustizia".

Oltre al decreto Carceri, Mattarella ha promulgato il decreto Infrastrutture, il decreto Materie prime e quello ricostruzione, approvati negli ultimi giorni dal Parlamento. Promulgati poi anche i disegni di legge di rendiconto e assestamento di bilancio, la proroga per l'esercizio della delega sul riordino in testi unici delle norme fiscali e di quelle in materia di spettacolo e di decoro urbano e la la legge per l'istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale. Mentre è ancora in attesa di promulgazione il ddl Nordio con l'abrogazione dell'abuso d’ufficio, approvato dal Parlamento lo scorso 10 luglio.

Mercoledì sera il ministro della Giustizia Carlo Nordio aveva annunciato che avrebbe chiesto un incontro al Capo dello Stato, per affrontare il tema del sovraffollamento delle carceri. Ma, a quanto su apprende, l'incontro potrebbe slittare a settembre, in modo che il Ministero possa illustrare al Colle le iniziative che intende intraprendere.

Esposto-denuncia contro Nordio

Intanto i Radicali, il deputato di Iv Roberto Giachetti e ‘Nessuno tocchi Caino' hanno denunciato Nordio e i sottosegretari Delmastro e Ostellari per "tortura" vista l'emergenza del sovraffollamento carcerario. Secondo il documento presentato ieri "non impedire un evento che si ha l'obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo".

A questa previsione del codice penale (Art. 40) fanno appunto riferimento il deputato di Iv Roberto Giachetti e i dirigenti di Nessuno tocchi Caino Rita Bernardini, Presidente, Sergio D'Elia, Segretario ed Elisabetta Zamparutti, Tesoriera, nell'esposto-denuncia che, con il patrocinio dell'avvocato Maria Brucale, è stato depositato ieri, presso la stazione dei carabinieri di Piazza San Lorenzo in Lucina a Roma.

"L'esposto è rivolto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma perché, a fronte della gravità della situazione nelle carceri – descritta con dovizia di particolari nelle 11 pagine del testo – e a fronte dei probabili ulteriori pericoli che incombono sulla comunità penitenziaria, verifichi la sussistenza di eventuali responsabilità penali a carico del Ministro della Giustizia Carlo Nordio e dei Sottosegretari Andrea Del Mastro Delle Vedove e Andrea Ostellari i quali, avendo specifici obblighi di custodia dei ristretti, non vi adempiono cagionando loro un danno evidente alla salute, fisica o psichica, e alla loro stessa vita", si legge nella nota.

"Il documento fa riferimento in particolare agli accadimenti gravi quali i suicidi e altre morti in carcere per malattia e assenza di cure. A questo proposito, i denuncianti richiamano le 65 persone private della libertà che si sono tolte la vita quest'anno, al 5 agosto 2024, a cui vanno aggiunti 7 agenti della polizia penitenziaria e altri 97 detenuti che sono morti per cosiddette "cause naturali". Il documento fa riferimento inoltre alla grave mancanza di risorse interne agli istituti di pena derivante dall'ingestibile sovraffollamento che, al 29 luglio 2024, era quantificabile in 61.134 persone detenute in 47.004 posti regolarmente disponibili.

Negli ultimi sei anni, viene ricordato, i magistrati di sorveglianza hanno riconosciuto 24.301 (circa 4.700 nel solo 2023) rimedi risarcitori per condizioni di detenzione contrarie all'umanità della pena. Gli oltre 4.000 risarcimenti ogni anno certificano in modo inequivocabile una situazione di endemica e sistematica violazione della dignità umana e delle condizioni minime di vivibilità e di rispetto dei diritti individuali nei nostri istituti di pena.

"In tale situazione – sottolineato i denuncianti – sono fortemente pregiudicati anche i diritti e la vita dei servitori dello Stato, dei direttori, degli educatori, dei poliziotti penitenziari. Perché, a fronte di oltre 14 mila detenuti in più, ci sono ad esempio 18mila agenti della polizia penitenziaria in meno rispetto alla pianta organica prevista. Di fronte alla tragedia che si consuma ormai sotto gli occhi di tutti, secondo l'esposto-denuncia, il Ministro della Giustizia e i sottosegretari competenti sulle carceri, ad esempio, hanno, all'unisono, opposto un netto rifiuto alla sola proposta di legge concreta, quella di Nessuno Tocchi Caino depositata in parlamento da Roberto Giachetti, volta ad aumentare con effetto retroattivo i giorni di liberazione anticipata e, quindi, a incidere nell'immediato sul sovraffollamento carcerario che è all'origine di ogni illegalità nell'esecuzione della pena".

Mattarella non ha ancora promulgato il disegno di legge Nordio

Il Presidente della Repubblica invece non ha ancora promulgato il ddl Nordio, che contiene la cancellazione dell'abuso d'ufficio ma, a quanto filtra, la firma non dovrebbe essere accompagnata da alcun messaggio di richiamo a governo e Parlamento. Il prolungarsi dei tempi sarebbe dovuto anche alle perplessità del presidente della Repubblica proprio per la cancellazione del reato di abuso d'ufficio, ovvero quello compiuto da chi commette illeciti nell'esercizio delle proprie funzioni di pubblico ufficiale.

Per rispondere alle perplessità del Presidente della Repubblica sul punto, il governo ha inserito nel decreto Carceri una norma che in realtà sarebbe del tutto estranea all'argomento principale del provvedimento, e che introduce una nuova fattispecie di reato, il peculato per distrazione. Si tratta di quel reato che commettono i funzionari pubblici che, in virtù del loro incarico, hanno a disposizione una certa somma di denaro o altri beni mobili e la destinano a un uso diverso da quello previsto dalla legge. Per prassi giuridica questo reato aveva finito con l'essere assorbito dall'abuso d'ufficio: in pratica molti magistrati tendevano a ipotizzare l’abuso d'ufficio anche per quei funzionari pubblici sospettati di aver compiuto peculato per distrazione. Quindi la cancellazione dell’abuso d’ufficio avrebbe potuto far saltare anche il peculato per distrazione.

Sulla cancellazione dell'abuso d'ufficio, la Costituzione dà al Capo dello Stato un mese di tempo per firmare (il ddl Nordio è stato approvato il 10 luglio scorso) e – a quanto si apprende – la promulgazione arriverà nei tempi costituzionalmente previsti, quindi entro il 10 agosto. Sul punto è intervenuto anche il ministro della Difesa Guido Crosetto, specificando che non avrebbe mai attaccato il Presidente della Repubblica, dopo aver rilanciato il tweet del deputato di Azione Enrico Costa che evidenziava ieri la mancata promulgazione della norma a 28 giorni dall'approvazione.

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