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Carburante, assicurazioni, trasporti e carrello della spesa: ecco di quanto sono aumentati i costi nel 2023

Nel 2023 sono aumentate quasi tutte le voci di spesa degli italiani: carburante, assicurazioni, carrello della spesa e molto altro. Unica eccezione le bollette, che però sono ancora molto più care rispetto al 2019.
A cura di Andrea Miniutti
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Il 2023 è stato un anno di rincari per il carburante, i mutui, la spesa al supermercato e molto altro: così si legge nel report sulle principali voci di spesa fatto da Facile.it e Consumerismo No profit. L'analisi ha tracciato l'andamento dei prezzi rispetto all'anno scorso, rilevando come pressoché tutti i settori siano stati colpiti da aumenti: unica eccezione le bollette, che sono risultate meno care del 2022 ma che comunque hanno costi molto più alti rispetto al 2019.

Assicurazioni e carburante: avere un mezzo costa sempre di più

Rispetto al 2022, i conducenti di auto e moto hanno speso molto di più per l'assicurazione: per quanto riguarda i mezzi a quattro ruote, attivare una polizza nel mese di agosto 2023 costava in media 591,10 euro, che è il 26% in più rispetto allo stesso mese dell'anno scorso (469,10 euro). Per i motocicli l'aumento è stato ancora più significativo: ad agosto servivano in media 502,07 euro per attivare una Rc per il proprio due-ruote, ben il 41% in più rispetto al 2022.

Ad incidere sulla spesa dei conducenti è stato anche il caro carburante. Dall'analisi fatta sul prezzo medio rilevato alla pompa, nella settimana del 18-24 settembre fare il pieno alle auto a benzina è costato il 21% in più rispetto ad un anno fa, mentre per quelle a diesel l'aumento è stato del 10%. Questi rincari hanno portato il governo ad approvare un nuovo bonus benzina, che arriverà nelle prossime settimane.

Bollette inferiori rispetto all'anno scorso, ma si attendono aumenti

Rispetto all'anno scorso, nel 2023 il costo delle bollette per le famiglie italiane è calato: la spesa per l'energia elettrica è diminuita del 43%, mentre quella per il gas del 26,8%. Tuttavia, questo dipende dal fatto che nel 2022, a causa della guerra, i prezzi di luce e gas erano schizzati alle stelle. Siamo lontani rispetto ai livelli pre-pandemici: nell'agosto di quest'anno, rispetto al 2019 in media una famiglia ha speso il 18% in più per l'elettricità e il 27% in più per il gas. Inoltre, nei prossimi mesi la bolletta della luce aumenterà in media del 18,6%, come ha riportato l'Arera. Questi dati hanno portato Stefano Besseghini, il presidente dell'Autorità, a sostenere che dobbiamo iniziare a pensare ad una "nuova normalità".

Mutui e prestiti sempre più cari

Chi ha un mutuo a tasso variabile o ne vuole stipulare uno nuovo ha visto i tassi di interesse crescere significativamente. Così si legge nel rapporto: "Secondo l’analisi di Facile.it, un finanziamento medio a tasso variabile sottoscritto all’inizio dello scorso anno, ha visto crescere la rata dai 515 euro di settembre 2022 ai 740 euro di settembre 2023, con un aggravio di 225 euro (+44%)". Anche i prestiti hanno registrato degli aumenti sensibili: per una cifra di 10mila euro da restituire in cinque anni, il tasso (Tan) medio nel settembre 2022 era del 7,96%, mentre il mese scorso è arrivato al 9,51% (+19%). Traducendolo in numeri assoluti, significa che ripagare un prestito del genere costerà circa 420 euro in più. Questi rincari sono perlopiù causati dal rialzo dei tassi di interesse, dovuti alla politica monetaria restrittiva della Bce per cercare di contenere l'inflazione.

Le famiglie hanno speso in media 1100 euro in più per fare la spesa

Ad aver preoccupato maggiormente gli italiani sono stati i rincari del "carrello della spesa": nel 2023, un paniere formato dai principali prodotti di largo consumo (zucchero, olio, patate, pomodori, riso, latte, alimenti per bambini e pane confezionato) ha registrato un aumento del 24,5%. Secondo il rapporto, una famiglia media composta da 4 persone ha speso circa 1100 euro in più rispetto al 2022. Questo ha portato gli italiani a cambiare le proprie abitudini alimentari: ad esempio, è diminuito dell'8% il consumo di frutta e verdura a causa di un aumento medio del prezzo del 20% (circa 96 euro in più in un anno). Per cercare di arginare questi rincari, il governo ha firmato con le associazioni di settore un patto per il trimestre anti-inflazione, cioè un accordo per poter garantire un paniere di prodotti a prezzi calmierati o ribassati.

Colpiti anche il settore turistico e quello dei trasporti

Il mondo del turismo e quello dei trasporti sono strettamente collegati. Tra gli aumenti del carburante e delle materie energetiche e il peso dell'inflazione alta, i due settori hanno visto un rincaro medio del 9%. Il rapporto di Facile.it e Consumerismo No profit ha fatto delle simulazioni di quanto costa in media un weekend in una città d'arte italiana:

Per un fine settimana a Roma, Firenze, Venezia, Milano o Torino, se sommiamo alloggio (B&B), viaggio (Treno alta Velocità) e vitto (pranzo e cena in osteria), la spesa si aggira intorno ai 370 euro a persona, ben 740 euro per una coppia senza figli. Con un incremento che può arrivare fino al 25% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, soprattutto a causa degli aumenti nel costo degli alloggi e della ristorazione.

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