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Morte del carabiniere Mario Cerciello Rega a Roma

Carabiniere ucciso, Di Maio: “Parlare della foto del ragazzo bendato è buttarla in caciara”

Il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, interviene sul caso del carabiniere ucciso a Roma e parla della foto del ragazzo americano bendato e legato in caserma: “Quella foto non è bella sicuramente, ma parlare ogni giorno quasi più del ragazzo bendato che del nostro carabiniere ucciso significa buttarla in caciara”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Dopo la pubblicazione della foto di uno dei due ragazzi americani, legato e bendato in caserma in seguito all’uccisione del carabiniere Mario Cerciello Rega, la vicenda avvenuta nel quartiere Prati di Roma è diventata oggetto di dibattito politico. Con le polemiche che hanno seguito la pubblicazione della foto e la mancata condanna di alcune forze politiche, a partire dalla Lega. Ora sul caso interviene anche il capo politico del Movimento 5 Stelle e vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, che andrà in mattinata a Somma Vesuviana per i funerali del carabiniere ucciso.

Di Maio spiega di aver sentito molte polemichesulla foto del ragazzo bendato, quella foto non è bella sicuramente, ma parlare ogni giorno quasi più del ragazzo bendato che del nostro carabiniere ucciso significa buttarla in caciara”. Di Maio, quindi, parla dell’interrogatorio di Gabriel Natale-Hjorth, per cui sono intervenuti anche i carabinieri, condannando quanto avvenuto e punendo i responsabili. Per il vicepresidente del Consiglio, però, il punto è un altro: “Abbiamo un nostro servitore dello Stato ammazzato con 11 coltellate. Adesso si vada avanti e spero veramente in una pena massima che possa essere l'ergastolo per questa gente”.

Secondo Di Maio, comunque, ha fatto benel’arma a sospendere il carabiniere e a trasferire i carabinieri che avevano compiuto questo atto. Ma non voglio che la si butti in caciara”. Per il vicepresidente del Consiglio, inoltre, è “importantissimo essere, oggi, al funerale del vicebrigadiere che è stato accoltellato con undici coltellate a Roma. È un nostro conterraneo, conterraneo della Campania, di un Comune vicino al mio”.

Sulla foto del ragazzo bendato è intervenuto nelle scorse ore anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “Ha fatto bene l’arma a individuare il responsabile di questo improprio trattamento e a disporre il suo immediato trasferimento. Chiariamolo bene: ferme restando le verifiche di competenza della magistratura, riservare quel trattamento a una persona privata della libertà non risponde ai nostri principi e valori giuridici, anzi configura gli estremi di un reato o, forse, di due reati”. A suscitare polemiche è stato soprattutto l’intervento del vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, che è sembrato giustificare il trattamento ricevuto dal giovane: “A chi si lamenta della bendatura di un arrestato ricordo che l’unica vittima per cui piangere è un uomo, un figlio, un marito di 35 anni, un carabiniere, un servitore della patria morto in servizio per mano di gente che, se colpevole, merita solo la galera a vita”.

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