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Caos sulla circolare contro l’omofobia a scuola, per Fdi e Lega è “propaganda gender”

Secondo la destra la circolare del ministero dell’Istruzione farebbe entrare la “propaganda gender” nelle scuole, peccato che non esista.
A cura di Giacomo Andreoli
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Bufera sulla circolare del ministero dell'Istruzione contro l'omofobia. In vista del 17 maggio, giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, il dicastero guidato da Patrizio Bianchi ha diramato un documento che invita docenti e scuole di ogni grado "a creare occasioni di approfondimento con i propri studenti sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali". La circolare fa riferimento ai valori costituzionali e a quelli contenuti nella Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, oltre che a più articoli del Trattato sull'Unione europea. Ma per Lega e Fratelli d'Italia si tratta di un tentativo per far "rientrare dalla finestra il ddl Zan" e promuovere la "propaganda gender" nelle scuole.

Secondo il sottosegretario leghista all’istruzione, Rossano Sasso, “un conto è combattere e condannare giustamente ogni tipo di discriminazione; un altro è fare propaganda di genere attraverso attivisti Lgbt ideologizzati cari a PD e M5S", citando in particolare l'esempio di un istituto di Bracciano, in provincia di Roma. "A scuola – aggiunge- non è possibile fare propaganda gender almeno fino a quando non ci sarà una legge a consentirlo. La Lega si opporrà sempre a questo squallido tentativo di strumentalizzare i nostri alunni. Giù le mani dai nostri bambini”.

Secondo la senatrice e responsabile dei diritti civili del Movimento 5 stelle Alessandra Maiorino "le destre sono insorte, gridando allo scandalo. L’unico vero scandalo è chi vorrebbe insegnare la discriminazione ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze, chi vorrebbe deturpare la loro naturale propensione all’apertura verso il mondo e alla sua meravigliosa varietà”. Netto anche il commento di Alessandro Zan, che scrive su Twitter: "Il putiferio di Lega e Fratelli d’Italia contro la circolare del Ministro Bianchi che invita le scuole a organizzare, in occasione del 17 maggio, momenti di riflessione contro le discriminazioni ha un solo nome: omotransfobia".

D'altronde la cosiddetta "teoria" o "propaganda" gender, in realtà non esiste. Si tratta di una bufala creata circa 20 anni fa, estremizzando alcune posizioni della filosofa Judith Butler e mettendole assieme a due elementi che in teoria vi avrebbero poco a che fare: gli esperimenti dello psicologo e sessuologo neo-zelandese John William Money e alcune direttive travisate delle Nazioni Unite, dell’Ue e dell’Oms. Il tutto ha creato l'idea di una presunta teoria che proverebbe a convincere dell’indifferenza biologica tra uomini e donne, per sostenere l’esistenza di migliaia di altri generi alternativi e sessualmente liberi, spingendo alla sfrenatezza sessuale fin dai primi anni d'età. Una teoria che potrebbe essere fuorviante e psichicamente compromettente, soprattutto per i bambini. Peccato sia falsa.

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