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Caos sanità in Calabria, oggi parte la collaborazione tra Protezione Civile ed Emergency

Da oggi parte la collaborazione tra la Protezione civile ed Emergency in Calabria per la gestione dell’emergenza coronavirus nella Regione. Dopo settimane di polemiche, e ancora nessun commissario alla Sanità, si cerca di riordinare la situazione: il primo passo è proprio l’accordo con l’organizzazione fondata da Gino Strada che supporterà la Protezione civile nell’assistenza socio-sanitaria ai calabresi.
A cura di Annalisa Girardi
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Da oggi si attiva la collaborazione tra la Protezione civile ed Emergency in Calabria, con lo scopo di supportare la gestione dell'emergenza coronavirus nella Regione. Dopo settimane di polemiche, la Protezione Civile ha attivato l'associazione di volontariato fondata da Gino Strada affinché fornisca sostegno alla sanità calabrese, colpita duramente dalla pandemia di Covid-19. Vista inoltre la rapida evoluzione della situazione epidemiologica, si è ritenuto che Emergency possa rispondere alle esigenze di assistenza socio-sanitaria dei calabrese, aiutando allo stesso tempo le attività delle strutture ospedaliere campali e quelle che operano all'interno dei Covid-Hotel.

Dopo settimane di polemiche e diverse nomine per l'incarico di commissario alla Sanità in Calabria, si tenta di fare ordine. Ma intanto la sanità si è mostrata nel più completo caos: dopo l'intervista di Saverio Cotticelli, in cui ammetteva di non sapere che toccasse a lui preparare un piano anti-Covid nella Regione, la nomina di Giuseppe Zuccatelli, seguita all'immediata comparsa sui social di un video in cui diceva che la mascherina "non servisse a un ca**o", e la rinuncia di Eugenio Gaudio, manca ancora un commissario. Si è ricominciato a fare il nome di Gino Strada, che nei giorni scorsi si era detto a disposizione per aiutare nella gestione dell'emergenza Covid-19 nella Regione. Da oggi parte la collaborazione della Ong con la Protezione civile: "Inizieremo domani mattina a lavorare a un progetto da far partire al più presto. Ringraziamo il Governo per la stima che ha dimostrato per il lavoro di Emergency e le tante persone che ci hanno dato fiducia, offrendo da subito il loro sostegno", scriveva ieri l'associazione sui propri canali social.

L'endorsement da parte di Zuccatelli

Ieri era arrivato l'endorsement per una nomina a favore di Gino Strada anche da parte dell'ex commissario Zuccatelli, rimasto in carica solo pochi giorni e dimessosi in seguito a una telefonata da parte del ministro della Salute, Roberto Speranza. "Gino Strada è  una persona che io ho sempre stimato che stimo come professionista, come medico, come chirurgo, come esperto di emergenze. Devo dire, se dovesse essere lui il commissario, di contornarsi di persone molto esperte nelle leggi, nei decreti, nei regolamenti perché la sanità è un settore di grande complessità", aveva affermato.

Gaudio: "Non potevo accettare per motivi familiari"

Da parte sua, in un'intervista con il Corriere della Sera, Gaudio si è limitato a commentare di non aver mai incontrato Strada. E sulla rinuncia, che secondo alcune indiscrezioni sarebbe dovuta alla mancata volontà da parte della moglie di trasferirsi a Catanzaro, ha detto: "Ho spiegato al presidente che non potevo accettare per motivi personali e familiari. Non dico altro, non è colpa di nessuno. Sono questioni che riguardano l’intimità di una famiglia". Per poi ricostruire quanto accaduto: "Io ho parlato lunedì mattina con il presidente Conte e il ministro Speranza: mi hanno trasmesso la loro stima per come ho guidato la Sapienza, mi hanno detto che tra l’altro era importante il mio essere calabrese per un incarico come quello di commissario ad acta per la Sanità. Poi ho chiesto tempo per rifletterci. Sono stato tutta la giornata in ateneo e la sera quando sono tornato a casa ne abbiamo parlato. E abbiamo deciso di no".

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