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Elezioni regionali 2024

In Basilicata Csx si ricompatta: verso accordo su Piero Marrese. In Piemonte Pd e 5S vanno divisi

Il campo largo si dissolve per le elezioni regionali in Piemonte: il Pd lancia il proprio candidato, Gianna Pentenero, e il M5s annuncia che andrà da solo. In Basilicata il centrosinistra è alla ricerca di un candidato, dopo la rinuncia di Lacerenza. Circola il nome di Piero Marrese, su cui si potrebbe chiudere l’accordo.
A cura di Annalisa Cangemi
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AGGIORNAMENTO: Il cosiddetto campo largo non ci sarà per le prossime elezioni. Per la tornata elettorale in Basilicata, 21 e 22 aprile, e per quella delle elezioni regionali in Piemonte, 8 e 9 giugno, non ci sarà una coalizione del centrosinistra unita.

Per quanto riguarda le Regionali in Basilicata, si è da poco concluso un tavolo che ha portato a definire il perimetro della coalizione, con Pd, M5s, Verdi, Sinistra italiana e socialisti (senza Azione e Italia viva). Il nome su cui si potrebbe chiudere la trattativa è quello di Piero Marrese, presidente della provincia di Matera, sostenuto soprattutto dai dem lucani. Ma ancora non ci sono conferme di un'intesa raggiunta.

Ieri era arrivato l'annuncio del ritiro della candidatura da parte di Domenico Lacerenza, candidato indicato da Pd, M5s, Avs e +Europa, dopo le polemiche scoppiate soprattutto all'interno del Pd lucano, ma non solo: "Avevo dato la mia disponibilità, ma non posso non registrare le reazioni che ci sono state in seguito", così il medico oculista ha annunciato il suo passo indietro. Il centrosinistra si era ritrovato così senza un candidato, a pochi giorni dalla presentazione delle liste, che devono essere chiuse alle ore 12 di sabato 23 marzo.

"Lacerenza era la persona giusta ma è stato impallinato dai giochi di corrente locali", è stata l'accusa di Giuseppe Conte, che è sempre stato contrario alla candidatura di Angelo Chiorazzo, il quale mercoledì si era ritirato dalla corsa a presidente della Regione per lasciare spazio a Lacerenza. Adesso però l'imprenditore del Terzo Settore, appoggiato da ‘Basilicata casa comune', è tornato in pista, sostenuto da liste civiche: "Abbiamo deciso, insieme a ‘Basilicata casa comune', di candidarci a rappresentare questo moto di popolo. Assieme a noi ci saranno altre liste civiche e chi vorrà sposare questo progetto", ha scritto Chiorazzo in un comunicato. "Avanti tutta su Chiorazzo", è stato il commento del coordinatore lucano dei verdi, Giuseppe Digilio, sui social.

Per Conte dunque è rimasto il no su Chiorazzo, per il rischio di conflitti di interesse. Ma il leader del M5s è rimasto irremovibile anche sull'ex dem Marcello Pittella, poi passato ad Azione: "Non appoggeremo famiglie che governano la Basilicata da 40 anni".

Nel tardo pomeriggio di ieri via social l'ex-presidente della provincia di Potenza, Piero Lacorazza del Pd, si era fatto avanti: "Vista la difficoltà del momento, siamo chiamati ad offrire disponibilità, a mettere a disposizioni idee e conoscenza del territorio. Mi metto al servizio di una comunità con la candidatura a Presidente della Regione. Confrontiamoci".

Ma i dem hanno spiegato che su Lacorazza, che con il Pd fu presidente del Consiglio regionale della Basilicata, non c'è nessun accordo, la notizia è "priva di fondamento".

Calenda attacca Schlein: "Non risponde al telefono"

Italia viva intanto ha annunciato il suo sostegno al candidato di centrodestra Vito Bardi, e Azione di Carlo Calenda si avvia a fare lo stesso: "Io ho sempre espresso un giudizio positivo su Bardi, nel senso che penso che è un moderato, un uomo delle istituzioni, una persona colta, un europeista, un liberale, come sapete non c'è mai stato un pregiudizio", ha detto oggi Calenda, a margine di una iniziativa di Azione a Potenza. "Tuttavia per noi è sempre importante esperire ogni tentativo di mettere insieme le opposizioni. Al momento ogni tentativo di contatto è fallito, ma ripeto, sarà la direzione a prendere le decisioni".

Nei giorni scorsi Calenda aveva attaccato Schlein e Conte, accusandoli di aver escluso deliberatamente Azione dalle trattative per il candidato unitario in Basilicata: "Da ieri pomeriggio, dal ritiro del candidato di 5 Stelle e del Pd, abbiamo cercato Elly Schlein, il Pd, per capire qual è il loro intendimento in Basilicata, com'è giusto fare, essendo noi forze di opposizione. Con grande sconcerto, non siamo riusciti a parlare con nessuno. Al momento non c'è nessuna idea di cosa il Pd voglia fare, mi risulta che sta cercando di ricomporre con il M5s un asse su un'altra candidatura", ha detto ancora Calenda da Potenza: "Quello che sappiamo è che oggi non c'è in questa regione un'alternativa all'offerta della destra, perché la sinistra si è incartata e non risponde al telefono".

Renzi: "Non sosterremo Marrese"

"Noi non sosterremo Marrese", ha chiarito il leader di Iv, Matteo Renzi, intervistato a in Mezz'ora su Rai3, parlando delle regionali in Basilicata. "Noi lì lo sosteniamo Vito Bardi – ha aggiunto – che è stato fatto fuori dalla guardia di finanza con un'indagine per me farlocca, e mi assumo la responsabilità di quello che dico. Bardi ha governato bene, io nelle elezioni regionali vorrei che scegliessimo sulla base del candidato migliore".

"Il Pd non è più quello di prima – ha aggiunto Renzi – prima faceva le primarie ora sceglie ‘un primario', sono al quinto candidato che hanno messo in campo".

"La nuova leadership dem non fa le primarie e punta ai veti Per me va bene così, secondo me vince Bardi".

In Piemonte Pd e M5s andranno divisi

Il cosiddetto campo largo si sfalda anche in Piemonte: ieri il Partito Democratico, dopo giorni di trattative, ha annunciato la candidatura alle regionali dell'assessora del Comune di Torino Gianna Pentenero, una scelta che ha fatto infuriare il M5s, che ha stigmatizzato "il cambio di passo e di metodo", una mossa "che cozza con il dialogo". Per questo i pentastellati hanno annunciato l'avvio di un percorso in solitaria per la scelta di un proprio candidato. In una nota a firma di Sarah Disabato, coordinatrice regionale e capogruppo M5s Piemonte, Sean Sacco e Ivano Martinetti, consiglieri regionali M5s Piemonte, della senatrice M5s Elisa Pirro e dei deputati Chiara Appendino e Antonino Iaria, si legge che "Alla luce di tutto questo, nei prossimi giorni il Movimento 5 Stelle illustrerà il proprio programma elettorale e avvierà il percorso per la scelta del proprio candidato presidente, convinto che il nodo per far voltare pagina al Piemonte sia quello di un'agenda programmatica all'altezza della volontà di cambiamento richiesta dai cittadini", concludono.

Calenda ironizza sui social: "Funziona questa partnership", postando le notizie della rottura tra Pd e M5s in Piemonte.

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