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Caos in Libia, Matteo Salvini: “No a interventi militari dell’Italia, dobbiamo perseguire la pace”

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini commenta la situazione in Libia ed esclude totalmente ogni tipo di intervento militare: “Escludo interventi militari che non risolvono nulla. E questo dovrebbero capirlo anche altri. L’Italia deve essere la protagonista della pacificazione in Libia. Le incursioni di altri che hanno altri interessi non devono prevalere sul bene comune che è la pace”.
A cura di Charlotte Matteini
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Il ministro dell'Interno Matteo Salvini interviene sulla questione Libia e assicura che l'Italia non prenderà parte ad alcun intervento militare in Nordafrica. Nella serata di ieri, il governo di Tripoli presieduto da Fayez al Serraj ha proclamato lo stato di emergenza a seguito dei terribili scontri tra milizie avvenuti negli ultimi giorni nei pressi della capitale e che rischiano di gettare nuovamente il Paese sull'orlo della guerra civile. Il ministero della Salute libico sostiene che i combattimenti avrebbero provocato almeno 47 morti e 129 feriti ma secondo altre fonti non ufficiali le vittime sarebbero già oltre duecento.

Il governo di Tripoli sottolinea che questi scontri sono un “attentato alla sicurezza della capitale e dei suoi abitanti, davanti ai quali non si può restare in silenzio" e che "l’obiettivo dei miliziani è quello di interrompere il processo pacifico di transizione politica cancellando gli sforzi nazionali e internazionali per arrivare alla stabilizzazione del Paese”.

Nella giornata di oggi, il capo del Viminale, commentando la situazione in Libia, ha dichiarato: "Escludo interventi militari che non risolvono nulla. E questo dovrebbero capirlo anche altri. L'Italia deve essere la protagonista della pacificazione in Libia. Le incursioni di altri che hanno altri interessi non devono prevalere sul bene comune che è la pace. Temo che qualcuno per motivi economici metta a rischio la stabilità del Nord Africa, come chi è andato a far guerre che non doveva fare (il capo del Viminale si riferisce alla destituzione di Gheddafi guidata dalla Francia, ndr). Esprimo massimo sostegno alle autorità libiche riconosciute, il ringraziamento degli italiani alla guardia costiera libica che sta continuando a fare positivamente il suo lavoro e speriamo di tornarci il prima possibile. Anch'io sono disposto a correre qualche rischio e tornarci il prima possibile perché è troppo importante una Libia finalmente pacificata".

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