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Caos Def, la maggioranza prova a minimizzare tirando in ballo il quorum

La maggioranza ammette che quanto accaduto alla Camera, dove al primo tentativo di approvare lo scostamento di bilancio sono mancati i numeri, sia gravissimo e chiede scusa ai cittadini. Ma c’è chi tenta di minimizzare, tirando in ballo il quorum.
A cura di Annalisa Girardi
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Al secondo tentativo la maggioranza non ha fatto mancare i numeri e ha approvato la Relazione sullo scostamento di bilancio legato al Def. In Aula, però, non sono mancate accuse e malumori. La maggioranza da un lato si scusa, dall'altro cerca di minimizzare quanto accaduto. Sulle parole del capogruppo di Fratelli d'Italia, Tommaso Foti, scoppia la bagarre: lui punta il dito contro il regolamento della Camera che, a suo dire, con il taglio dei parlamentari renderebbe ora molto complicato raggiungere il quorum. Questa soglia, va sottolineato, è sempre rimasta della maggioranza assoluta, a seconda del numero dei deputati: prima 316 e ora 201.

Foti però non molla. E oggi, in un'intervista al Tempo, ritorna sulla questione e non risparmia qualche critica all'opposizione. "Sulla necessità di rivedere il quorum alla Camera, alla luce del taglio dei parlamentari, gli esponenti del Pd hanno capito fischi per fiaschi di quello che ho detto in Aula. Non voglio cambiare niente, non voglio fare polemiche, ho posto semplicemente un problema che potrà ricapitare in futuro con altre maggioranze politiche". Poi però torna a chiedere scusa agli italiani e alla presidente del Consiglio, che in tutto ciò era a Londra a incontrare il premier britannico Rishi Sunak.

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, in un'intervista con il Corriere della Sera prova ad abbassare i toni. "Era impossibile immaginare che succedesse una cosa del genere. I deputati erano stati avvertiti per mail, per whatsapp, nelle chat di partito, dai capigruppo, dai dipartimenti. Quello che è accaduto si può intuire: alla Camera, a differenza del Senato, c'è la sensazione e ormai l'abitudine di avere una larga maggioranza, e questo può provocare comportamenti irresponsabili", ammette, sottolineando che si tratti di una cosa gravissima per cui non ci sono giustificazioni.

E racconta anche che la presidente del Consiglio sia molto arrabbiata. "Sta lavorando incessantemente per il Paese, era in un importante bilaterale, queste cose non fanno certo piacere".

Dall'opposizione, però, non si placano le accuse. "Hanno dimostrato di essere una destra insofferente alle regole democratiche. Le parole di Foti sono indicative in questo senso: sono le parole di uno che mette in discussione le regole con cui si vota lo scostamento di bilancio, insomma stanno dimostrando di essere la solita destra italiana con lo sguardo rivolto al passato", commenta con La Stampa il capogruppo del Partito democratico al Senato, Francesco Boccia.

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