Cannabis light, Mantero (M5s) a Fanpage.it: “Casellati dimostri imparzialità calendarizzando legge”

Dopo la dichiarazione di inammissibilità, da parte della presidenza del Senato, della norma sulla cannabis light approvata con un sub-emendamento alla manovra, è Matteo Mantero, primo firmatario di quel provvedimento, a tornare sul tema e a rivolgere una richiesta alla presidente dell’Aula di Palazzo Madama, Elisabetta Casellati. Intervistato da Fanpage.it, Mantero chiede di calendarizzare al più presto il voto sull’urgenza della proposta di legge sulla canapa che lui stesso ha presentato circa un anno. “Il disegno di legge già c’è e da luglio 50 parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno chiesto di votare l’urgenza per avere una data certa”, dice a Casellati che in Aula aveva invitato la maggioranza a fare un disegno di legge sulla materia ritenuta estranea alla manovra.
Mantero risponde ancora a Casellati spiegando che, comunque, la presidente del Senato “ha contestato la parte ordinamentale, regolatoria. Che nella nostra norma c’è, ma è propedeutica alla tassazione”. Però la norma già esiste, sottolinea ancora, e per questo ha “chiesto alla presidente di dimostrare che la decisione era tecnica e scevra da pressioni della sua parte politica di appartenenza – che l’ha anche applaudita – mettendo in calendario alla prima seduta utile la votazione d’urgenza”. Con l’obiettivo di “dare una risposta agli agricoltori italiani che chiedono solo di poter continuare a fare il loro lavoro”.
Le pressioni da parte del centrodestra su Casellati ci sono state, ma Mantero non si sbilancia quando gli viene chiesto se effettivamente la decisione della presidente del Senato possa essere stata influenzata dalle dichiarazioni degli scorsi giorni: “Non posso dirlo. Ovvio che l’applauso scrosciante sembra dimostrare che c’era grande pressione. Ma ci sono anche tanti altri emendamenti che invece sono stati ammessi, quindi mi viene da chiedere se la pressione non abbia spostato la decisione, spero non sia così, lo dimostri” calendarizzando la votazione d’urgenza.
Mantero si sofferma anche sul sub-emendamento approvato in commissione e ora ritenuto inammissibile: “Il nostro emendamento sulla canapa agricola andava a seguire le indicazioni della Cassazione, ovvero completare la legge e modificare il Testo unico per consentire la coltivazione. Era fortemente voluto dalle 3mila aziende e dalle 12mila famiglie che ci sono dietro queste aziende, perché c’è un vulnus normativo: possono produrre ma non sono certi di poter vendere. Noi così andavamo a completare un vulnus permettendo a chi produce in Italia di essere competitivo con chi produce all’estero”.
La battaglia in Aula sulla norma, che si è accesa dopo l’annuncio di Casellati, ha visto ricoprire un ruolo marginale per gli alleati di governo del M5s, a partire dal Pd: “Nel merito della decisione – replica Mantero – hanno riconosciuto la liceità dell’intervento della presidente. Però il provvedimento è stato votato prima in maggioranza, spero che il governo si faccia carico di dare una risposta a queste persone ora che la maggioranza l’aveva approvato”.