Cannabis legale, arriva la proposta di legge. Salvini: “prostitute sì, marijuana no”
Sì alla prostituzione, no alla marijuana perché “il sesso non fa male, la cannabis sì”. Parola del leader della Lega Nord Matteo Salvini che ribadisce la sua posizione sul consumo di stupefacenti, a chi gli chiede un parere sul progetto di legge per la legalizzazione delle droghe leggere che ha visto l’adesione di oltre 200 parlamentari. Il leader del Carroccio aveva incontrato pochi minuti prima il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Sono personalmente contrario: sarei per la legalizzazione e la regolamentazione della prostituzione, perché fino a prova contraria il sesso non fa male, la cannabis sì" ha detto.
La proposta di legge sulla legalizzazione della cannabis
Come detto la provocazione di Salvini arriva a margine dell'iniziativa di 218 parlamentari di quasi tutti gli schieramenti sulla legalizzazione della Cannabis. La proposta di legge è stata promossa dall'intergruppo parlamentare presieduto da Benedetto Della Vedova. Tra questi molti del Movimento Cinque Stelle a cominciare dai 4 membri del direttorio Alessandro Di Battista, Carla Ruocco, Roberto Fico, Luigi Di Maio (non firma Carlo Sibilia), oltre ai senatori tra i quali Paola Taverna e Alberto Airola. La proposta di legge prevede che i maggiorenni possano tenere una piccola quantità di cannabis per uso ricreativo: 15 grammi a casa, 5 grammi fuori casa. Divieto assoluto per i minorenni. E’ possibile coltivare a casa fino a 5 piante, ma è vietata la vendita del raccolto. Ok ai Cannabis social club: ai maggiorenni residenti in Italia sarà consentita la coltivazione in forma associata in enti senza fini di lucro fino a 50 membri. Consentita anche la vendita: previa autorizzazione sarà possibile lavorare e coltivare la cannabis. La vendita al dettaglio avverrà in negozi specializzati, forniti di licenza dei monopoli. Vietata l'importazione e l'esportazione.