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Cannabis, Flashmob per pdl su coltivazione domestica: Questura lo blocca, manifestanti rischiano arresto

Il corso a Montecitorio il flashmob organizzato da Meglio Legale e Associazione Coscioni per lanciare la raccolta firme per la proposta di legge per la coltivazione domestica fino a 4 piante di cannabis. La Questura ha provato a bloccare l’organizzazione della manifestazione con una diffida, ma i promotori non si sono fermati e ora rischiano il carcere.
A cura di Annalisa Cangemi
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Antonella Soldo, responsabile Meglio Legale
Antonella Soldo, responsabile Meglio Legale

È in corso a Montecitorio un flashmob organizzato da Meglio Legale, per lanciare la Proposta di Legge d’iniziativa popolare per la coltivazione domestica della cannabis. L'obiettivo è raccogliere 50.000 firme. (È possibile anche firmare online con Identità Digitale (SPID) al sito https://www.iocoltivo.org/).

La Proposta di legge vuole consentire la coltivazione domestica fino a 4 piante di cannabis, esclusivamente per uso personale. Allo stesso tempo, prevede la creazione delle Associazioni di Coltivatori (Cannabis Social Club) con lo scopo della coltivazione della cannabis e della sua distribuzione solamente ai membri. Inoltre la proposta prevede la decriminalizzazione dell’uso personale. Significa che sarà consentito il trasporto fino a 30 grammi e le sanzioni amministrative oggi previste, come il ritiro della patente e del passaporto, verranno abolite. Resta naturalmente punibile la guida in stato di alterazione.

"L’avevamo detto, non ci siamo fermati. Questa proposta vuole tutelare 6 milioni di consumatori che in questo momento sono nelle mani delle mafie. Altri paesi europei, come la Germania, stanno prendendo iniziative per superare il proibizionismo, avanzando verso la decriminalizzazione della coltivazione per uso personale e la legalizzazione dei cannabis club. Tra pochi giorni in Germania ci sarà una legge identica a questa nostra proposta, mentre in Italia il Governo inasprisce le leggi e colpisce diversi settori della società. Noi vogliamo raccogliere 50.000 firme e riportare questo tema in parlamento" ha detto Antonella Soldo coordinatrice dell’Ass. Meglio Legale che promuove la legge, insieme all'Associazione Coscioni, e ad altre realtà (+Europa; Eumans; Forum Droghe; Aduc; Antigone; Volt; Associazione Canapa Sativa Italia – CSI; Cannabis Service; Radicali Milano; Radicali Cuneo; Radicali Rimini; Cannabis For Future; Be Leaf; Soft Secrets; Giovani Socialisti; Giovani Democratici Roma; Giovani Democratici Lombardia; Partito Comunista. E con il sostegno di Giantec Srl e Sea of Green).

La Questura di Roma ha provato a bloccare la mobilitazione

Alla manifestazione per il lancio della proposta hanno preso parte anche Marco Cappato e Marco Perduca dell’Associazione Luca Coscioni. Hanno aderito all'iniziativa anche alcuni parlamentari, Riccardo Magi (Più Europa), Rachele Scarpa (Pd), Matteo Orfini (Pd), Arturo Scotto (Pd), Davide Aiello (M5s), Antonio Caso (M5s), e anche Maurizio Acerbo, ex parlamentare e segretario di Rifondazione Comunista, e Paolo Romano Consigliere Regionale Regione Lombardia (Pd). Oltre a sostenere la proposta di legge, si sono offerti come scorta democratica per i promotori della manifestazione, che pur non avendo ottenuto l'autorizzazione della Questura per "ragioni di sicurezza" hanno deciso di manifestare comunque.

Gli attivisti hanno riferito a Fanpage.it che nonostante il divieto sono riusciti comunque a entrare in piazza. Ma non appena i cronisti che hanno documentato il flashmob si sono allontanati, le forze dell'ordine hanno iniziato le procedure di identificazione dei presenti.

Il flashmob a Montecitorio
Il flashmob a Montecitorio

La Questura di Roma in questo caso, nel tentativo di bloccare la manifestazione con una diffida alla responsabile di Meglio Legale, Antonella Soldo, ha avanzato non ben precisate ragioni di "pubblica sicurezza" anche se diverse manifestazioni si sono regolarmente tenute a Montecitorio nei mesi scorsi, come la protesta dei medici contro la manovra dello scorso 17 ottobre o il flashmob ‘La palpata di 10 secondi non è reato' dello scorso 17 luglio contro una sentenza sessista, o ancora il flashmob dei parlamentari tifosi per lo scudetto del Napoli, autorizzato per lo scorso 9 maggio.

La Questura ha notificato ad Antonella Soldo un esplicito divieto, incomprensibile per gli organizzatori, che hanno deciso di presentarsi ugualmente nonostante la disobbedienza potrebbe rientrare nell’articolo 650 del codice penale e nell’articolo 18 del TULPS. Questo vuol dire che Soldo, e chi partecipa al flashmob, rischia la reclusione fino a 6 mesi e un'ammenda di 413 euro.

"La legalizzazione della cannabis, a partire dalla coltivazione domestica per uso personale, è una lotta su cui si gioca una delle grandi questioni sociali della nostra epoca. È un tema che riguarda i diritti individuali, ma anche il sistema della giudiziario e carcerario italiano, la salute dei cittadini, la sicurezza nella città e soprattutto la lotta alla criminalità organizzata. Per questo come +Europa abbiamo ritenuto importante essere qui oggi e promuovere, con Meglio Legale e con Antonella Soldo, questa proposta di legge di iniziativa popolare", ha commentato Riccardo Magi.

"Oggi sono scesa in Piazza Montecitorio insieme all’associazione ‘Meglio Legale' per presentare una proposta di legge di iniziativa popolare tesa a legalizzare la coltivazione della cannabis sul modello del testo tedesco. Ho scelto di partecipare fisicamente a questo flashmob, perché sostengo questa necessaria proposta di legge, ma soprattutto perché considero fondamentale difendere il diritto di manifestare di fronte alle istituzioni. Non sono accettabili atteggiamenti come quelli assunti dalla Questura di Roma, che ha cercato di dissuadere Antonella Soldo e l’associazione Meglio Legale dal portare una sacrosanta protesta di fronte al Parlamento", ha detto Giulia Pastorella, deputata di Azione e vicepresidente del partito.

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