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Candidati sindaco di Napoli a confrontro sull’emergenza rifiuti: dagli inceneritori alla raccolta differenziata, le soluzioni degli aspiranti primi cittadini

Emergenza rifiuti e le elezioni comunali di Napoli 2011: mentre tonnellate di immondizia giacciono ancora in strada, il capoluogo partenopeo si avvia alla tornata elettorale: ecco le proposte dei candidati sindaco per risolvere la questione ambientale.
A cura di Alessio Viscardi
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Con la pubblicazione del bando per la costruzione del futuro inceneritore di Napoli Est, soluzione trovata nel 2008 per mettere fine alla cronica emergenza rifiuti di Napoli, entra nel vivo lo scontro ambientalista tra i candidati sindaco del capoluogo partenopeo in vista delle elezioni 2011. In una città in cui la raccolta differenziata rimane a livelli risibili e con una produzione di rifiuti molto superiore a quella delle altre province campane si terranno le elezioni amministrative 2011 e i candidati sindaco non perdono occasione per fare campagna elettorale anche su queste tematiche.

Gianni Lettieri, grande favorito alla corsa per palazzo San Giacomo, candidato sindaco del centrodestra, ha un programma chiaro: una legge speciale per Napoli e la realizzazione immediata del “termovalorizzatore” di Napoli est. “Già un po' di anni fa avevo incoraggiato un accordo tra l'Unione Industriali e il sindaco Iervolino per costruirlo, ma poi non se ne fece più nulla” dichiara Lettieri, che una volta a Palazzo San Giacomo non avrà più ostacoli nel realizzare il suo piano.

Di tutt'altro avviso è Luigi De Magistris, il candidato sindaco di Napoli per Idv e la lista civica “Napoli è tua”, che ripudia il progetto dell'inceneritore a Napoli est e gli affarismi che vi si muovo dietro: “Niente inceneritore a Napoli Est e altre discariche, il dramma dei rifiuti si risolve rispettando le direttive europee. Dico no alle vecchie tecnologie che avvelenano l'ambiente. Propongo subito la differenziata porta a porta e la riciclata, con l'obiettivo di raggiungere il 66% di riciclo”.

Anche il centrosinistra, con il candidato sindaco Mario Morcone, complice l'alleanza con Sel, si dice contrario alla costruzione di inceneritori: “In 3 mesi la nuova amministrazione, l’azienda Asìa, i commercianti ed i cittadini napoletani dovranno dimostrare che semplicemente la città non ha bisogno del termovalorizzatore di Napoli Est. L’impegno è quello di portare i livelli di differenziata entro al cinquanta per cento” afferma Morcone, dimenticando però che fino ad oggi è stata l'amministrazione Iervolino a spingere per la realizzazione dell'ecomostro.

Sulla stessa linea ecologista è il candidato sindaco di Napoli del Terzo Polo, Raimondo Pasquino: “Noi siamo contro l’inceneritore a Napoli Est. La nostra città è fuorilegge perché facciamo soltanto il 15% della raccolta differenziata”. L'intero programma del Movimento 5 Stelle è incentrato, in modo serio e ben strutturato, sulla riduzione a monte dei rifiuti e la spinta verso la raccolta differenziata. Roberto Fico ha più volte esposto il significato delle “5 stelle” stemma dei “grillini”. Ma sull'importante tematica, gli altri candidati sindaco di Napoli non si sono ancora espressi.

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