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Candidati sindaco di Napoli a confronto: Lettieri, Morcone e De Magistris in un faccia a faccia virtuale

Le elezioni comunali di Napoli 2011 entrano nel vivo con una campagna elettorale caratterizzata dagli scontri tra estremisti di destra e militanti di sinistra. Mario Morcone, Gianni Lettieri e Luigi De Magistris rispondono ad alcune domande sul proprio porgramma da sindaco.
A cura di Alessio Viscardi
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La campagna elettorale per le elezioni comunali di Napoli 2011 è entrata nel vivo con toni cupi, che ricordano gli anni in cui le fazioni politiche estremiste di destra e sinistra si scontravano duramente, lasciando a terra anche diversi caduti. Con le aggressioni degli esponenti di destra ai militanti di sinistra e gli scontri tra studenti e forze dell'ordine in pieno centro, una sinistra ombra si allunga sulle elezioni amministrative. L'associazione nazionale dei comuni italiani ha per questo deciso di intervistare i tre candidati il lizza per la possibilità di diventare sindaco di Napoli: l'uomo del Pdl Gianni Lettieri, il prefetto Mario Morcone e l'ex-pm Luigi De Magistris. Le loro risposte sono state comparate per mostrare similitudini e differenze rispetto alla proprio visione sul governo della città.

Alla domanda “perché lei è sceso in campo?” i tre candidati sindaco di Napoli danno risposte simili, che chiamano in causa il bene comune della città. Luigi De Magistris afferma di aver scelto di candidarsi dopo il “pantano delle primarie del centrosinistra” che avevano visto la vittoria del delfino di Antonio Bassolino, Andrea Cozzolino, ma che sollevarono dubbi sulla legittimità del voto a cui avevano partecipato immigrati cinesi e pregiudicati legati alla Camorra. De Magistris parla di una sollecitazione da parte della società civile: “tutti a sostenermi e spingermi alla corsa verso Palazzo S. Giacomo: un'onda umana di fiducia che mi ha colpito e stimolato”.

Mario Morcone afferma di essersi messo al “servizio della città” dopo le tribolazioni delle primarie, per unire i partiti di centrosinistra: “Ho passato la mia vita al servizio dello Stato, in contesti anche difficili, penso alle missioni in Kosovo e all’ultimo, esaltante e complesso incarico: l’Agenzia per i beni confiscati alle mafie. Ora, questa nuova sfida. Che possiamo vincere, per il bene di Napoli”. È più polemico il candidato di centrodestra e grande favorito di questa tornata elettorale, Gianni Lettieri: “Ho deciso di candidarmi perché voglio impegnarmi per provare a restituire a Napoli quello che mi ha dato: fiducia nei propri mezzi, voglia di vincere le sfide più difficili, l'ambizione di non essere una città piegata su se stessa, ma in grado di guardare al domani con la certezza che il futuro non è altrove”. In caso di vittoria, una promessa: “tra 5 anni Napoli dovrà essere la città dove ogni napoletano, ogni ragazzo o ragazza vorrà vivere, lavorare, studiare, crescere e crearsi una famiglia”.

Alla domanda “di cosa ha bisogno Napoli”, i tre candidati hanno dato risposte molto divergenti. De Magistris punta al risanamento del bilancio comunale e alla riforma della macchina amministrativa, nonché alla difesa del welfare e dei beni pubblici come l'acqua. Politiche verdi, per raggiungere il 66% di raccolta differenziata e archiviare l'emergenza rifiuti. Mario Morcone, dal canto suo, propone di “ritrovare la normalità delle piccole cose”, per alzare i livelli di vivibilità della città. Della stessa linea anche Gianni Lettieri, che si propone di risolvere l'annoso problema delle buche nel manto stradale, la manutenzione del verde pubblico e la fruibilità del mare.

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