Il Ministro Cancellieri chiamò per far scarcerare Giulia Ligresti
Giulia Ligresti, arrestata lo scorso luglio nell’inchiesta Fonsai, avrebbe ottenuto i domiciliari in seguito a un intervento del ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri. È il quotidiano Repubblica a ricostruire quanto sarebbe avvenuto e come e perché la Cancellieri si sarebbe interessata del caso Ligresti. Secondo la ricostruzione del quotidiano, Cancellieri avrebbe parlato a due vice capi del Dap, il dipartimento per l’amministrazione penitenziaria, per sensibilizzarli sul fatto che la detenuta, figlia di Salvatore Ligresti, soffriva di anoressia. In carcere Giulia Ligresti aveva smesso di mangiare. Secondo quanto ricostruito, erano stati i suoi parenti a chiamare il ministro e la Procura di Torino, esaminando i tabulati telefonici dei familiari degli indagati per il caso Fonsai, si è accorta che c’erano stati questi contatti.
“Un intervento umanitario doveroso” – In particolare in una di queste telefonate, quella che avrebbe dato il via all’intervento del ministro, la compagna di Salvatore Ligresti, Gabriella Fragni, aveva suggerito al cognato di chiamare Cancellieri per trovare una soluzione per Giulia. E il ministro a quel punto – scrive Repubblica – ha ammesso di aver sensibilizzato i due vice capi del Dap perché facessero quanto di loro stretta competenza per la tutela della salute dei carcerati: “Si è trattato di un intervento umanitario assolutamente doveroso in considerazione del rischio connesso con la detenzione”, avrebbe spiegato Cancellieri davanti al procuratore aggiunto Vittorio Nessi.