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Camusso conferma lo sciopero: “Il Governo tassi le rendite finanziarie”

Il segretario generale della Cgil conferma lo sciopero contro la legge di stabilità: “La manovra va cambiata”.
A cura di Redazione
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Gli stati generali della Cgil in Lombardia sono l'occasione per ribadire il no secco del più grande sindacato italiano all'impianto complessivo della legge di stabilità, che in queste ore è approdato al Senato per cominciare il lungo e complesso iter parlamentare. Ed è proprio il segretario generale Susanna Camusso a spiegare, nel corso del suo intervento, come "anche dentro quei saldi si possono fare operazioni diverse", soprattutto per quel che concerne la ridefinizione dei tagli alla spesa pubblica e una diversa trattazione della questione delle rendite. Per Camusso: "Una tassazione sulle rendite finanziarie per alleggerire quella sul lavoro si può fare. Il secondo tema è quello dello spesa pubblica. Siamo alla quarta finanziaria che prevede tagli alla voce lavoro dipendente ma la spesa pubblica continua a crescere".

Un controsenso che è alla base della decisione di proclamare lo sciopero generale, condivisa con le altre sigle sindacali e immaginata come una mobilitazione che "porti ad ottenere risultati concreti, non un appuntamento autoreferenziale". In tal senso bisogna registrare che anche gli enti locali sembrano sul punto di dissotterrare l'ascia di guerra: malgrado l'allentamento del patto di stabilità, infatti, l'ulteriore taglio nei trasferimenti e la confusione sulla Trise continuano a non soddisfare le richieste dei Comuni.

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