Camera dà via libera a scostamento di bilancio: tutto il centrodestra vota con la maggioranza
Via libera quasi unanime della Camera dei deputati allo scostamento di bilancio. La risoluzione di maggioranza che autorizza lo scostamento dal pareggio di bilancio è stata votata da 552 deputati: nessun contrario e solo sei astenuti. Per l’approvazione dello scostamento serviva, in base a quanto prevede la Costituzione, la maggioranza assoluta dei componenti dell’Aula, ovvero 316 voti. A favore hanno votato non solo le forze di maggioranza, ma anche i partiti di centrodestra. Astensione per il gruppo di +Europa e Azione. Alla votazione hanno partecipato anche molti ministri e sottosegretari, tra cui il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, e quello degli Esteri, Luigi Di Maio. Dopo l’approvazione della risoluzione di maggioranza, quella di opposizione non è stata posta in votazione.
Il centrodestra aveva annunciato il suo voto favorevole in mattinata, prima con Silvio Berlusconi per Forza Italia e poi con Matteo Salvini e Giorgia Meloni per Lega e Fratelli d’Italia: una decisione presa sulla base di un “documento informale del governo che accoglieva le nostre proposte”. Poco prima del voto è intervenuto anche il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri: “Lo scostamento di bilancio che in questi minuti si sta votando ci consentirà di intervenire sulle prossime scadenze fiscali attraverso una loro sospensione più larga di quella fatta finora che riguardava solo i settori dei codici Ateco. Stiamo lavorando per il prossimo decreto che userà questi otto miliardi per il rinvio delle scadenze fiscali per tutti i settori economici che hanno subito perdite”.
La risoluzione di maggioranza sullo scostamento di bilancio
Nella risoluzione di maggioranza votata dalla Camera si legge: “Sono da considerare favorevolmente le proposte volte a rafforzare l'efficacia degli interventi per il sostegno a lavoratori autonomi, commercianti, artigiani, professionisti, attraverso l'ampliamento della moratoria fiscale a tutte le attività economiche che hanno subito cali rilevanti del fatturato. È necessario avviare un confronto per la definizione di un meccanismo organico di natura perequativa che vada oltre le aree di rischio pandemico e i codici Ateco e si basi sul rimborso di parte dei costi fissi, prevedendo la possibilità di attribuire i ristori anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che non ne hanno beneficiato”.
Governo contrario a risoluzione opposizione
La risoluzione dell'opposizione di centrodestra, invece, avrebbe autorizzato il governo “a procedere ad un ulteriore ricorso all'indebitamento netto nella misura e per le finalità previste in relazione, a condizione che le risorse derivanti dall'attuale scostamento vengano destinate innanzitutto ad una sospensione dei versamenti fiscali e contributivi che vada oltre i settori dei codici Ateco direttamente destinati dalle misure restrittive e riguardi tutte le aziende, le partite iva, i professionisti che hanno subito cali significativi di fatturato”. Un testo molto simile a quello della maggioranza in tanti passaggi, ma su cui il governo ha dato parere contrario attraverso il viceministro all’Economia, Laura Castelli.