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Camera, anche le deputate ora possono andare dal parrucchiere

Pari opportunità per le deputa­te. Anche sul taglio di capelli. Al servizio di barbiere interno a Montecitorio verrà affiancato quello di parrucchiere per signora. A volerlo sarebbe stata direttamente la Boldrini. E senza ulteriori costi e nuove assunzioni.
A cura di Biagio Chiariello
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Shampoo, messa in piega, colore e magari anche permanente e shatush. Da oggi a Montecitorio si può, grazie all’apertura del parrucchiere per le signore. A rimediare a questa "mancanza" – anche alla luce dell'aumento delle quote rosa tra i deputati (circa il 30%) – è stata il presidente della Camera Laura Bondrini, attraverso una delibera del Collegio dei Questori con la quale ha disposto un servizio da affiancare a quello di barbiere. Non ci saranno comunque nuove assunzioni né aumento dei costi. Dalla segreteria della presidente della Camera fanno infatti sapere che saranno gli attuali coiffeur a modificare il loro lavoro e il listino prezzi. I sette barbieri hanno dovuto fare un corso breve e accelerato specializzato in acconciatura femminile. Il tariffario, dunque, sarà aggiornato con i 18 euro per lavare e acconciare i capelli delle deputate. Il listino per gli uomini resta uguale: taglio e shampoo 18 euro; frizione extra 6euro; barba 8 euro; shampoo 8 euro; taglio 15 euro.

Quanto guadagna un barbiere / parrucchiere alla Camera?

E dando un’occhiata alle tabelle sulle retribuzioni del sito della Camera, i barbieri rientrano nella categoria degli operatori tecnici al pari dei falegnami, dei baristi, degli elettricisti e dei centralinisti. Appena messo piede a Montecitorio un barbiere/parrucchiere guadagna circa 30.351 euro l'anno (quasi 2.600 euro al mese); cifra che dopo il decimo anno arriva a 50.545 euro, dopo vent'anni sale a 89.528 euro e dopo quarant'anni di servizio raggiunge quota 136 mila euro. Come però specifica Roberto Natale, portavoce del presidente della Camera, “nella vicenda Laura Boldrini non ha svolto alcun ruolo, al punto da averla appresa dai giornali. Della questione si è occupato il Collegio dei Questori, sollecitato da numerose deputate ad assicurare un servizio adeguato alla accresciuta presenza femminile di questa legislatura”.

E in Aula l'affondo del M5S:

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