Camera al M5S e Senato ai montiani: la proposta del Pd per collaborare
Dopo i risultati delle elezioni politiche 2013 tutti si chiedono come sarà possibile formare un nuovo governo visto il sostanziale pari nelle preferenze degli italiani e anche nei numeri in Senato. Il Pd che come ha detto Bersani ha l'onere di fare la prima mossa perché ha vinto il premio di maggioranza alla Camera è in pieno fermento per capire il da farsi. Il primo passo del Parlamento dovrà essere l'elezione dei Presidenti di Camera e Senato e ovviamente proprio su questo punto il Pd sta lavorando per un accordo tra le forze politiche. Stando alle dichiarazioni dei portavoce l'idea sarebbe quella di affidare la Camera dei deputati ad un uomo del Movimento Cinque Stelle e la Presidenza del Senato ad un membro della lista Monti.
Nessuno scambio solo collaborazione – Come ha spiegato il braccio destro del segretario Pd, Maurizio Migliavacca, "noi già da ora abbiamo chiaro in testa che vogliamo evitare le forzature istituzionali compiute nelle ultime legislature, quando lo schieramento vincente si è preso le presidenze di Camera e Senato". L'idea naturale come lasciano intuire altri esponenti del Pd è proprio quella di condividere con gli altri le responsabilità di un governo che si prevede molto difficile. "Non si tratta di uno scambio o di un tentativo di accaparrarci l’appoggio di Grillo al governo, ma cerchiamo di creare i presupposti per un confronto sereno" spiegano dal Pd portando ad esempio l'esperienza della regione Sicilia dove il M5S non è nella maggioranza di Crocetta ma ha un suo uomo alla vicepresidenza del consiglio regionale alla presidenza della commissione Ambiente e territorio. Ad ogni modo il rebus sarà sciolto solo dopo l'inaugurazione delle nuove Camere prevista per sabato 16 marzo.