Calendario Camera e Senato: quando riapre il Parlamento dopo le ferie estive
Dopo il rush finale per chiudere con la conversione in legge si una decina di decreti entro la pausa estiva, il Parlamento chiude i battenti e va in ferie fino ai primi di settembre. In anticipo di un paio di giorni rispetto al calendario che aveva previsto eventuali sedute fino a venerdì 9 agosto, la Camera ha terminato i lavori mercoledì sera, intorno alle 23, dopo l'approvazione tra le polemiche del decreto Carceri, il rinvio in commissione della proposta di legge Giachetti sulla liberazione anticipata dei detenuti e la proroga della delega sul codice dello spettacolo.
Il Senato ha sospeso le sedute già martedì pomeriggio, dopo aver dato l'ok definitivo, con uno sprint di poco più di 24 ore, a ben tre provvedimenti: il decreto Infrastrutture, investimenti d'interesse strategico, processo penale e in materia di sport; il decreto Materie prime critiche; il Rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2023 e le Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2024.
Quando riapre il Parlamento: le date
Per i parlamentari si tratta di un mese di stop, per un totale di 25 giorni di vacanza effettivi, anche se l'attività parlamentare ricomincerà nelle commissioni già dalla prima settimana di settembre.
Il periodo di vacanza di quest'anno è simile a quello dello scorso anno, quando la chiusura estiva era durata dal 7 agosto al 4 settembre. Ma in generale il periodo di sospensione, ricorda il Sole 24 Ore, in Italia è inferiore rispetto alle ferie che si concedono parlamentari delle Camere basse negli altri Paesi del G7: si va dagli 85 giorni della Camera dei Comuni del Canada ai 36 dell’House of Representatives degli Stati Uniti passando per i 73 giorni di stop dell’Assemblée nationale francese.
Dopo la pausa estiva, i lavori delle Commissioni riprenderanno lunedì 2 settembre a Montecitorio e martedì 3 a Palazzo Madama, ma si entrerà nel vivo solo la settimana successiva con la votazione in Aula per l'elezione dei 4 membri del consiglio di amministrazione Rai di nomina parlamentare (2 alla Camera e 2 al Senato).
Al Senato c'è già una data: il 12 settembre, il giorno successivo alla riapertura prevista per l'11 settembre, con un ordine del giorno di ratifiche di accordi internazionali. La convocazione tuttavia è ancora da confermare: sulle nomine manca ancora un accordo all'interno della maggioranza e con le opposizioni – in Vigilanza per il via libera al presidente della Rai serve la maggioranza qualificata dei 2/3 – che hanno chiesto di procedere alle nomine dei vertici solo dopo la riforma della governance.
L'Aula della Camera, invece, riaprirà martedì 10 settembre alle 10 con la discussione generale sul ddl Sicurezza, che ha subito uno slittamento, e il voto sulle pregiudiziali. Dopo il rinvio ottenuto dall'opposizione, prima di andare in vacanza, è stato votato comunque il mandato ai quattro relatori a riferire in Aula al rientro dalle ferie. I tempi d'esame però sono tutt'altro che scontati: il provvedimento di iniziativa governativa (Piantedosi-Nordio-Crosetto), spinto soprattutto dalla Lega, contiene la stretta sulla cannabis light, criticata non solo dalle opposizioni ma anche dalla Coldiretti – organizzazione solitamente molto vicina governo – proprio perché mette a rischio migliaia di posti di lavoro.