Calenda condanna cori sulle foibe e su Twitter spunta foto di un militare ferito, ma è del 2011
Botta e risposta twitter tra il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e alcuni utenti, a proposito delle dichiarazioni fatte da Matteo Salvini in questi ultimi giorni, dopo il caso Mastropietro e la sparatoria di Macerata. "Questa Lega qui sta prendendo una curvatura che la pone fuori di quelli che sono i valori della Costituzione", ha detto il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, intervenuto questa mattina ad Agorà. Calenda sostiene che il Carroccio si stia spostando sempre più su posizioni estremiste.
Il ministro non risparmia critiche a Salvini: "La Lega non è sempre stata come oggi è quella di Salvini, è anche stata la Lega di Maroni, che è stato un bravo ministro dell'Interno, la Lega di Zaia che amministra in Veneto. La Lega di Salvini è una Lega invece che parla per slogan, che non affronta mai nella concretezza i problemi, che è priva di esperienza di governo, in particolare lo è Salvini, che anzi ha dimostrato incompetenza quando è stato a Bruxelles, dove non si è mai presentato o si è presentato molto poco".
Ma quando il ministro ha ribadito la questione su Twitter, riferendosi anche alla manifestazione antifascista di sabato 10 febbraio a Macerata, un utente gli ha risposto twittando una foto di un militare con un casco insanguinato.
La foto in questione però si riferisce ad un'altra manifestazione, e non al corteo della città marchigiana. La foto è stata scattata a Roma il 15 Ottobre 2011, in occasione degli scontri nella Capitale avvenuti tra Black Bloc e forze dell'ordine, durante la protesta degli Indignati italiani, scesi in piazza contro la crisi economica e la disoccupazione. Calenda ha commentato allora condannando anche i cori violenti di Macerata: "Quelli che hanno fatto questo sono dei delinquenti, come quelli che hanno inneggiato alle foibe. Senza se e senza ma".
Il ministro si riferisce alle tensioni che si sono verificate a Macerata, quando un gruppo di militanti ha intonato cori di questo tenore: "Ma che belle le foibe da Trieste in giù". Ma pur trovandosi davanti a una foto d'archivio, postata per attaccare i movimenti e i centri sociali, quando qualcuno gli fa notare che si tratta di una fake news, il ministro risponde così: "È irrilevante. Chi manifesta contro il fascismo comportandosi da fascista va combattuto esattamente con lo stesso vigore di chi si proclama fascista".
In particolare Calenda, a proposito del raid xenofobo di cui si è macchiato Luca Traini ha detto: "Quando in qualche modo scusi il gesto di Macerata, sulla base del fatto che è dovuto alla presunta invasione, quando passi la campagna elettorale a soffiare sul fuoco, solo mobilitando le paure e cercando di spaccare il paese in modo profondo, credo che lì ci sia una cosa che è incompatibile con i valori della Costituzione. E come in Francia è successo per tanto tempo con la Le Pen, occorre che questo tipo di politica, che è una politica che tende a spaccare il paese, che non si riconosce nei valori di convivenza pacifica del Paese venga in qualche modo emarginata".