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Caldo estremo, il ministro Schillaci valuta alcune misure: “Evitare affollamenti all’aperto”

Alcuni giorni fa in Grecia è stata chiusa l’Acropoli di Atene nelle ore più calde, dopo che tanti turisti avevano accusato malori a causa delle temperature estreme. Ora, quando l’Italia si appresta a entrare in una settimana di fuoco, il ministro Schillaci dice che valuterà alcuni provvedimenti.
A cura di Annalisa Girardi
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Sta per iniziare una settimana da caldo record in tutta la penisola. E nel pieno della stagione turistica, con affollamenti sotto il sole all'ordine del giorno presso i siti turistici, è alto il rischio, soprattutto per i più fragili, di sentirsi male a causa delle altissime temperature. Basti pensare che in Grecia il ministero della Cultura ha deciso di chiudere l'Acropoli di Atene nelle ore più cale, dalle 12 alle 17, a causa del caldo estremo e per tutelare la salute dei visitatori.

Nella città le temperature hanno superato i 40 gradi: nei giorni scorsi la Croce Rossa greca era già intervenuta per fornire bottigliette d'acqua ai turisti in visita all'Acropoli (che si trova in cima a una collina rocciosa, quasi completamente esposta al sole), ma c'erano comunque stati moltissimi casi di malori a causa del caldo record. Ragion per cui è stato deciso di chiudere il sito archeologico nel pieno del pomeriggio. Misure simili, ora, potrebbero essere prese anche in Italia: "Stiamo vigilando e seguiamo la situazione ora per ora – ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, commentando la notizia in un'intervista al Messaggero – seguiamo l'evoluzione delle temperature nei prossimi giorni. Con gli altri ministri competenti, se necessario, valuteremo di attuare alcuni provvedimenti".

E ancora: "Vanno scoraggiati, nelle ore più calde, i grandi affollamenti in località all'aperto con temperature particolarmente alte". Schillaci fa quindi un esempio concreto: "Andare al Colosseo quando ci sono 43 gradi non è consigliabile, soprattutto per una persona anziana. Sia le Asl sia le strutture ospedaliere sono attive da tempo per fronteggiare l'emergenza. Ma al pronto soccorso è bene andare quando ci sono sintomi importanti che necessitano di un intervento urgente. Per tutti gli altri sintomi, bisogna evitare di affollare i pronto soccorso, meglio rivolgersi al medico di famiglia".

Infine i consigli del ministro per la settimana di fuoco che sta per iniziare: "Dal caldo ci si protegge in maniera importante bevendo tanta acqua, privilegiando una dieta con verdura e frutta fresca, evitando i cibi grassi e gli eccessi di alcol. Su questo abbiamo emesso un decalogo. Va data una attenzione particolare ai più fragili, agli anziani e ai bambini".

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