Calderone commenta i dati Bankitalia sugli esclusi dell’Assegno di inclusione: “Numeri non mi tornano”
Secondo la ministra del Lavoro, Marina Calderone, i dati riportati a fine 2023 dalla Banca d'Italia sull'Assegno di inclusione non sarebbero corretti. Secondo uno studio di via XX Settembre il passaggio dal Reddito di cittadinanza alla nuova misura del governo Meloni avrebbe escluso 900mila nuclei familiari: "Sui numeri di Bankitalia non mi ritrovo – ha detto la ministra a Radio 24 – perché nell'analisi è stata fatta una valutazione non tenendo conto che la platea dei nuclei familiari ha due canali di intervento, che non sono condizioni che uno esclude l'altra e sono studiati per parlarsi. E possono coesistere, il Supporto formazione e lavoro può coesistere anche in un nucleo familiare che percepisce l'Assegno di inclusione".
Lo studio, pubblicato a dicembre, analizzava la revisione delle misure di contrasto alla povertà in Italia. E affermava: "L’Assegno di inclusione individua una platea di potenziali beneficiari di 1,2 milioni di nuclei, 900.000 in meno rispetto al Reddito di cittadinanza".
Secondo la ministra sono numeri parziali. Le misure sul mercato del lavoro, ha proseguito, "sono misure che vivono: quando si parla di politiche per l'inclusione sociale e lavorativa non si può pensare a qualcosa di statico". E ha annunciato che il ministero è al lavoro per modificare l'algoritmo che suggerisce i percorsi da seguire nel programma Garanzia occupabilità e lavoro (Gol): "Ci siamo resi conti che l'algoritmo ha qualcosa che non funziona, in alcuni casi individua per le persone dei percorsi troppo brevi. Identifica e inserisce le persone prossimi al mondo del lavoro, mentre avrebbero bisogno di un intervento più massiccio".
Per Calderone, comunque, si sta registrando una buona sinergia tra i centri per l'impiego e le agenzie private per il lavoro: "Era esattamente quello che volevamo fare, allargare le potenzialità che hanno i cittadini di poter essere sostenuti, mettere in campo e creare sinergie tra tutti quelli che in Italia promuovono il lavoro. Ora si parlano tra loro soggetti e banche dati".