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Calderoli: anche i calciatori devono pagare la tassa di solidarietà

Il ministro leghista si scaglia contro i calciatori e Leonardo Grosso non tarda a rispondere.
A cura di Alfonsina Merola
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Roberto Calderoli si scaglia contro i calciatori.

L'Associazione Calciatori risponde.

Ministro leghista

Il Ministro leghista Roberto Calderoli attacca i calciatori, rei a suo avviso di non voler pagare il contributo di solidarietà del 5% previsto dalla manovra per chi guadagna più di 90.000 euro lordi all'anno e del 10% per chi invece ha un reddito superiore ai 150.000.

"Se dovessero continuare a minacciare scioperi o ritorsioni, ha detto il Ministro della semplificazione normativa, proporrò che come già succede ai politici, anche ai calciatori venga raddoppiata l'aliquota del contributo di solidarietà".

La risposta dell'Associazione Calciatori, per bocca del vice presidente Leonardo Grosso non si è fatta attendere: "Quelle di Calderoli sono sciocchezze", ha detto durante un'intervista televisiva, spiegando che i calciatori sono lavoratori subordinati come tutti gli altri. Grosso ha poi aggiunto: "Se l'accordo contrattuale specifica la cifra lorda, allora la tassa spetta al calciatore, se invece si tratta di compensi netti alla società".

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