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Calabria, fumata nera sul commissario alla Sanità: salta la nomina di Mostarda

È ancora un rebus da risolvere la nomina del nuovo commissario alla Sanità in Calabria. C’è stata ancora una fumata nera: nella notte, dopo un lungo Consiglio dei ministri che si è concluso all’1, il veto del Movimento Cinque Stelle ha fatto saltare anche questa soluzione. Slitta la nomina e si fa anche il nome di Agostino Miozzo.
A cura di Annalisa Cangemi
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Ancora in salita la strada per la nomina del nuovo commissario in Calabria. Il governo non è ancora riuscito a trovare un sostituto per l'ex commissario alla Sanità Saverio Cotticelli, che si è dimesso dopo un'intervista a Titolo Quinto sul piano Covid, e dopo che i due nominati nelle scorse settimane, Zuccatelli e Gaudio, hanno rinunciato all'incarico. Sembrava fatta ieri sera, era data per praticamente certa la scelta di Narciso Mostarda, medico che dirige la Asl Roma 6, che piace al Pd, e che era stato proposto dal ministro dell'Economia Gualtieri, con l'avallo del ministro della Salute Speranza. Ma si è registrata una nuova fumata nera: nella notte, dopo un lungo Consiglio dei ministri che si è concluso all'1, il vero del M5s ha fatto saltare anche questa soluzione.

I pentastellati spingono invece per Luigi Varratta, 67 anni, laureato in Giurisprudenza, già prefetto a Reggio Calabria, Crotone e Firenze, con un passato da subcommissario in una Asl a Bari. Sembrerebbe il profilo giusto, ma il governo deve di nuovo fare i conti con una difficile partita ancora aperta.

Nelle prossime ore si cercherà di trovare la quadra, per chiudere una vicenda che si trascina da settimane. E c'è anche chi valuta anche il nome di Agostino Miozzo, attuale coordinatore del Cts.

Il M5s ha detto di no a Mostarda, che sarebbe sostenuto dal Pd ma anche da Leu, sul quale arriva anche lo stop di Matteo Salvini: "Continuiamo a ritenere che la scelta migliore sia quella di un manager e di un medico calabrese", dice. Su Varratta e Mostarda era arrivato ieri sera anche il commento di Nicola Gratteri, ospite a Di Martedì: "Li conosco così, ma per me conoscere vuol dire aver pesato, averlo valutato sul campo di battaglia. Varratta faceva il prefetto, ora mi pare che da un anno sia in pensione. Non so poi nel mondo della sanità quali competenze…se ce la farà, non ce la farà. Io penso che oltre a un prefetto ci voglia gente competente". E sul piano delle competenze in materia di sanità il curriculum di Mostarda non lasciava spazio a dubbi: 58 anni, medico specializzato in neuropsichiatria infantile, dal 2016 dirige la Asl Roma 6. È stato anche ai vertici della Asl Roma C e dells Asl di Frosinone. E sempre nella provincia laziale è stato assessore alla Cultura in quota Pd.

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