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Calabria, Conte manda via il commissario Cotticelli: subito dimissioni e nuova nomina oggi stesso

Il presidente del Consiglio Conte ha annunciato che il commissario per la sanità in Calabria Saverio Cotticelli va sostituito con effetto immediato: “I calabresi meritano subito un nuovo commissario pienamente capace di affrontare la complessa e impegnativa sfida della sanità”. Il premier firmerà il decreto per la nuova nomina nelle prossime ore.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il presidente del Consiglio Conte ha annunciato che il commissario per la sanità in Calabria, Saverio Cotticelli, va sostituito subito. Già nelle prossime ore è prevista la nomina del nuovo commissario. Fonti del Mef Fonti Mef confermano che il commissario Cotticelli sta presentando proprio adesso ai ministri Gualtieri e Speranza le proprie dimissioni.

Il 4 novembre il Consiglio dei ministri ha prorogato il decreto Sanità Calabria, varato nell'aprile dello scorso anno e poi ratificato in Parlamento, che contiene il prolungamento del commissariamento per il prossimo triennio. Quindi i prossimi 2 anni, prorogabili di ulteriori dodici mesi, la Regione non potrà decidere autonomamente sulla sua Sanità.
"Il commissario per la sanità in Calabria Saverio Cotticelli va sostituito con effetto immediato. Anche se il processo di nomina del nuovo commissario prevede un percorso molto articolato, voglio firmare il decreto già nelle prossime ore: i calabresi meritano subito un nuovo commissario pienamente capace di affrontare la complessa e impegnativa sfida della sanità", recita una nota del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Cotticelli era stato nominato dalla ministra alla Salute Grillo, durante il primo governo Conte, per rimettere a posto i conti, ed era stato confermato poi dal ministro Speranza.

Dopo 10 anni di commissariamento (la Regione è commissariata dall'agosto del 2010) il sistema sanitario della Calabria è in affanno per il coronavirus: tagli a reparti e personale, hanno costretto il governo a dichiarare la Regione zona rossa, anche se il numero di contagi è in realtà molto più basso rispetto alle altre Regioni che si trovano nella medesima fascia di rischio. Da settimane il trend dei nuovi casi è in aumento, ma si parla di meno di 300 contagi giornalieri, che rapportati alle migliaia che Lombardia e Piemonte devono gestire quotidianamente, danno l'idea di quanto la situazione degli ospedali sia gravemente compromessa, anche a causa di un sistema di tracciamento che non funziona.

Nel comunicato del Cdm, che spiegava i motivi della proroga del commissariamento, si legge: "In ragione della situazione emergenziale in corso e verificato il reiterato mancato raggiungimento, nella Regione Calabria, del punteggio minimo previsto dalla griglia dei livelli essenziali di assistenza (LEA) in ambito sanitario e degli obiettivi economico-finanziari previsti nei programmi operativi, il testo dispone, per la stessa regione, misure eccezionali per assicurare il fondamentale diritto alla salute".

"Saverio Cotticelli, commissario per la sanità in Calabria, nominato quasi due anni fa dal primo governo Conte, su indicazione dell'allora ministro per la Salute Grillo (Movimento 5 Stelle), in 24 mesi non è stato in grado di adempiere al proprio dovere. Se oggi la Calabria è stata classificata come ‘zona rossa' la responsabilità di questo disastro è da addebitarsi esclusivamente alla struttura commissariale, e dunque anche all'esecutivo nazionale che non ha in alcun modo controllato lo ‘stato di avanzamento lavori' – ha accusato Roberto Occhiuto, vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera dei deputati.

"In piena emergenza la Regione – ha continuato – non ha ancora un piano Covid, non ha attivato altri posti letto in terapia intensiva indispensabili per far fronte all'emergenza, non ha avviato neanche i relativi bandi. Cosa ha fatto in questi due anni il commissario Cotticelli? Il suo balbettare pubblicamente, sviando dalle palesi responsabilità a suo carico è un insulto ai calabresi, costretti in lockdown nonostante un contenuto numero di contagi, dovuto soprattutto al loro rigore e alla loro disciplina nel rispettare tutte le regole di prevenzione. Il governo Conte abbia il coraggio di fare mea culpa, mandi immediatamente via Cotticelli, e affidi la sanità calabrese ad una personalità capace, che dia una scossa di qualità e competenza all'intero sistema. È stato perso tanto tempo, non ne venga buttato altro".

A chiedere le dimissioni di Cotticelli è anche Fratelli d'Italia: "Ci aspettiamo le immediate dimissioni del generale Cotticelli. Ciò che emerge dalla sua intervista rappresenta davvero una pagina buia della gestione della sanità calabrese", ha detto la deputata Wanda Ferro, intervenuta questa mattina nel corso della trasmissione Omnibus su La7.

La parlamentare di FdI ha contestato la decisione del governo di dichiarare la Calabria zona rossa, e ha sottolineato i ritardi e le gravi responsabilità del governo nella definizione del piano anticovid in Calabria, emersi anche dall‘intervista al commissario Saverio Cotticelli, andata in onda nel corso della trasmissione di Rai Tre ‘Titolo V': "Il governo aveva probabilmente la necessità di giustificare l'adozione del nuovo decreto Calabria, con cui ha deciso di accentrare ancor di più la gestione della sanità calabrese, in maniera degna di un regime. I risultati disastrosi del commissariamento governativo sono sotto gli occhi di tutti. Altrettanto gravi sono le responsabilità del commissario Arcuri, che avrebbe dovuto attuare il piano covid di riordino della rete ospedaliera insieme ai commissari delle aziende. L'Italia intera ha ora ben chiare le responsabilità, che non abbiamo mai smesso di denunciare, sullo stato della sanità in Calabria".

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