Burioni contro ministro della Sanità M5S: “Dice banalità antivax, non sa molto di salute pubblica”
Il virologo e immunologo Roberto Burioni contro il candidato ministro della Sanità del governo a 5 Stelle, Armando Bartolazzi. A scatenare la reazione dello scienziato sono state alcune affermazioni sui vaccini rese da Bartolazzi durante la presentazione ufficiale della sua candidatura a ministro. Bartolazzi, parlando di vaccinazioni e di obbligo vaccinale, ha sostenuto che l'Italia avrebbe sconfitto il vaiolo dieci anni fa solo grazie a una campagna informativa e non all'obbligo. Affermazioni completamente errate che sono state immediatamente stigmatizzate dal professor Burioni: "Lasciamo perdere il fatto che mandare al Presidente Mattarella la lista dei ministri prima delle elezioni è come festeggiare lo scudetto prima dell'inizio del campionato, ieri è stato comunicato il nome del futuro ministro della sanità del governo a cinque stelle, Armando Bartolazzi. Intervistato sui vaccini, non ha deluso. Prima di tutto ha detto che il vaiolo è stato eradicato una decina di anni fa. Evidentemente ha un disorientamento spazio-temporale, perché il vaiolo è stato dichiarato scomparso dall'OMS nel 1979, quasi 40 anni fa (e con l'obbligo)".
Proseguendo, Burioni critica fortemente anche un'ulteriore affermazione di Bartolazzi: "Ma una data può sfuggire a tutti, e per sciogliere i dubbi l'Armando aggiunge una delle solite banalità antivax: ‘in caso di scarsa copertura vaccinale dovremo chiudere metropolitane e cinema'. Questo è più grave perché dimostra di non sapere molto di epidemiologia e sanità pubblica, e per un ministro sarebbe molto grave. La trasmissione massima delle malattie prevenibili con vaccino avviene nelle scuole e negli asili. Per cui, fermo restando che una alta copertura vaccinale protegge i cittadini anche al cinema, la priorità assoluta è quella di interrompere la trasmissione tra i più piccoli. Insomma, un'altra persona che purtroppo parla di cose che non sa. Però a Di Maio piace perché ‘si sporca le mani', speriamo che prima di curare i suoi pazienti se le lavi", conclude lo scienziato.