Buoni fruttiferi postali 2023, il rendimento sale al 6%: quali sono i migliori e come funzionano
I buoni fruttiferi postali sono strumenti finanziari che permettono a chi vuole investire cifre contenute di farlo. Una volta acquistati, questi maturano gli interessi nel tempo, e se ne può chiedere il rimborso (più gli interessi) in qualunque momento. Tra i vantaggi c'è una tassazione agevolata al 12,5% e il fatto che sono esenti da tassa di successione. Sono gestiti dallo Stato, e in particolare dalla Cassa depositi e prestiti. A emetterli, come suggerisce il nome, non sono le banche ma Poste italiane.
Esistono diverse tipologie di buoni fruttiferi postali (o Bfp). Su alcune di queste, Poste ha deciso di alzare il tasso di rendimento, così che alcuni arrivano fino al 6%: è il caso dei Bfp dedicati ai minori, che comunque devono essere sottoscritti da maggiorenni. In generale, per investire con un buono fruttifero postale ci si può recare negli uffici postali o anche, per i cosiddetti buoni dematerializzati, sul sito poste.it o sull'app Banco Posta. Lo stesso vale per riscuoterli, anche parzialmente.
Come funzionano i buoni fruttiferi postali
I buoni fruttiferi postali, o Bfp, sono degli strumenti finanziari, proprio come i titoli di Stato e le azioni. Sono un modo per investire somme relativamente contenute – anche se si può arrivare fino a un milione di euro al giorno – in buoni che sono garantiti dallo Stato.
Chi decide di investire in un Bfp può versare una certa somma e "sottoscrivere" il buono. Da quel momento questo inizia a maturare gli interessi. La durata massima può variare in base alla tipologia di Bfp. In ogni caso, parte dei buoni è possibile farsi rimborsare la somma investita in ogni momento, anche solo in parte. Passato un certo periodo di tempo dalla sottoscrizione, si possono riscuotere anche gli interessi maturati fino a quel momento.
Tipologie di Bfp e rendimento
Innanzitutto, tutti i buoni fruttiferi postali possono esistere in forma cartacea oppure in forma dematerializzata, cioè digitale. I Bfp dematerializzati si possono sottoscrivere anche online. Nello specifico, poi, ci sono diversi tipi di buoni che hanno caratteristiche diverse:
- Buono 4 anni plus, con rendimento annuo lordo del 3% e durata di quattro anni
- Buono 3×2, con rendimento annuo lordo del 3% e durata di sei anni, si può chiedere il rimborso con interessi dopo i primi tre anni
- Buono rinnova, dedicato a chi rimborsa un Bfp già scaduto, con rendimento annuo lordo del 3,25% e durata di sei anni (e rimborso possibile dopo i primi tre)
- Buono risparmio sostenibile, con rendimento annuo lordo del 2,5% (più un premio legato all'andamento di un'indice di mercato, lo Stoxx Europe 600 Esg-X) e durata di sette anni
- Buono 3×4, con rendimento annuo lordo del 3,25% e durata fino a 12 anni, si può chiedere il rimborso con gli interessi maturati ogni tre anni
- Buono ordinario, con rendimento annuo lordo del 3,5% e durata di vent'anni
- Buono 4 anni risparmiosemplice, dedicato a chi ha un Piano di risparmio risparmiosemplice, con rendimento annuo lordo dell'1,5% e durata di quattro anni
- Buono dedicato ai minori, che va comunque sottoscritto da maggiorenni, con rendimento annuo lordo del 6% che maturano fino alla maggiore età del minorenni in questione
- Buono soluzione futuro, dedicato a chi ha tra i 40 e i 54 anni, con una rendita in 180 rate mensili dai 65 agli 80 anni di età
- Buono soluzione eredità, dedicato ai beneficiari di un procedimento successorio concluso in Poste italiane, con rendimento annuo lordo del 3,25% e durata di quattro anni
Simulazione e calcolo sul sito di Poste Italiane
Il sito ufficiale di Poste italiane fornisce degli strumenti dedicati sia per calcolare il valore del proprio Bfp, sia per simulare quale titolo può essere più adatto alla propria situazione. Ad esempio, per una persona che voglia investire 5mila euro per un periodo di "breve-medio termine" la simulazione consiglia varie soluzioni possibili, con le caratteristiche e i vantaggi collegati, mostrando anche quanti potrebbero essere i guadagni.
Investendo 5mila euro nel breve termine, ad esempio, si può sottoscrivere un buono 3×2 che permette di arrivare a circa 5.800 euro dopo sei anni. Un altro esempio: investendo 15mila euro nel "medio-lungo termine", Poste consiglia tra gli altri il buono 3×4 che porta a 21mila euro dopo 12 anni, oppure il buono ordinario che arriva a 28mila euro dopo vent'anni.
Come si sottoscrivono e quali sono i vantaggi
I Bfp possono essere sottoscritti solo da persone fisiche, quindi non da aziende o società. La quantità di denaro investita in un singolo giorno può andare da un minimo di 50 euro a un massimo di 1 milione di euro, sempre andando per multipli di 50.
I buoni fruttiferi postali si possono sottoscrivere in formato cartaceo, e in questo caso bisogna recarsi presso un ufficio postale qualunque. In alternativa ci sono i buoni dematerializzati, ovvero digitali. È possibile sottoscriverli, però, solo per chi è titolare di un conto corrente postale o di un libretto di risparmio postale. Qui, infatti, sarà gestito direttamente il rimborso. Per i buoni dematerializzati si può andare in qualunque ufficio postale oppure anche online, sul sito poste.it o sull'app BancoPoste. In questo caso, la conferma arriva con una notifica nell'area personale del sito o dell'applicazione.
Tra i vantaggi dei Bfp c'è il fatto che non esistono costi di sottoscrizione e di rimborso, a parte gli oneri fiscali. La tassazione è agevolata al 12,5%. In più, sono esclusi dall'imposta di successione. Il rimborso si può richiedere in qualunque momento senza costi, anche se gli interessi vengono riconosciuti solamente dopo un certo periodo (ad esempio dopo il primo anno, o dopo i primi tre anni).