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Morte di Silvio Berlusconi

Bunga Bunga, da Ruby a Minetti e Fadil: l’ultimo processo a Silvio Berlusconi e alle “Olgettine”

Il “Bunga bunga” è stato uno degli episodi che ha segnato di più la vita di Silvio Berlusconi e che ha incrinato la sua immagine pubblica, anche all’estero, costringendolo ad un lunghissimo iter giudiziario.
A cura di Sacha Biazzo
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Il 27 maggio 2010 Karima El Mahroug, all'epoca conosciuta come Ruby, viene portata presso la questura di Milano con l'accusa di furto. La ragazza è senza documenti ed è minorenne. Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio in carica, si mette in contatto con un funzionario della questura, spiegando che la ragazza sarebbe la nipote del presidente egiziano Mubarak e che sarà affidata alla consigliera regionale Nicole Minetti. È quella telefonata ad aprire una crepa nel mondo delle feste nella villa di Arcore, le serate a sfondo sessuale del cosiddetto "Bunga Bunga" che avranno un'eco di proporzione internazionale e che intaccheranno per sempre l'immagine di Berlusconi.

Dopo quella telefonata che attira le attenzione della Procura di Milano, inizia un lunghissimo iter giudiziario che porterà Berlusconi a processo per prostituzione minorile e concussione. È il processo "Ruby 1", da cui il premier sarà assolto in appello e Cassazione. Molte testimoni parleranno soltanto di "cene eleganti", senza riferimenti di natura sessuale. Da questo processo se ne originerà un altro, il "Ruby Ter", in cui Berlusconi e le ragazze delle feste di Arcore saranno accusate di corruzione e falsa testimonianza. Per l'accusa Berlusconi avrebbe continuato a pagare le ragazze anche dopo l'inizio del "Ruby 1" per nascondere quello che succedeva ad Arcore.

Il racconto di Ambra Battilana

Alcune ragazze che erano capitate ad Arcore, però, come Ambra Battilana presente alla serata del 22 agosto 2010, si sottraggono al racconto delle "cene eleganti" e spiegano ai giudici di Milano cosa hanno visto nella residenza di Berlusconi. Battilana, insieme a Chiara Danese e Imane Fadil, si costituiranno parte civile nel "Ruby bis", il processo contro Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti, ai quali verranno contestati a vario titolo il favoreggiamento e l'induzione alla prostituzione. Secondo l'accusa erano loro a portare le ragazze ad Arcore, quelle passate alla storia come Olgettine, starlette del mondo della tv che hanno vissuto nel residence Olgettina di Milano 2. Fede e Minetti sono stati condannati in Cassazione: condanna a 4 anni e 7 mesi di reclusione per l'ex direttore del Tg4 Emilio Fede e a 2 anni e 10 mesi per l'ex consigliera lombarda Nicole Minetti nel processo Ruby Bis. In tutto questo, una delle testimoni chiave, Imane Fadil, morirà durante il processo e la Procura di Milano aprirà un fascicolo sospettando si tratti di avvelenamento. L'autopsia però rivelerà che si trattava di morte naturale per una malattia rara.

A febbraio del 2023 si è concluso il primo grado del "Ruby Ter": Berlusconi e le ragazze sono stati assolti dall'accusa di falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari. Dopo pochi mesi, muore il leader di Forza Italia, il 12 giugno 2023. Da pochi giorni la procura di Milano ha fatto ricorso direttamente in Cassazione sull'utilizzabilità delle testimonianze fornite dalle ragazze nei processi precedenti.

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