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Covid 19

Bugie sui vaccini Covid, cure fasulle e spaccio di green pass: nelle piazze dei medici no vax

La seconda puntata dell’inchiesta I supediffusori è un viaggio nel mondo dei medici No vax, tra i più seguiti nelle piazze di protesta sia reali che virtuali.
A cura di Backstair
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Nelle manifestazioni contro il green pass, un ruolo di primo piano ce l'hanno i dottori che esprimono opinioni contrarie al vaccino. È la piccola ma seguitissima nicchia dei medici No vax. Sono tra i più osannati dalla folla quando proclamano nelle piazze le tesi della retorica antivaccinista, ovviamente infarcite da conclamate fake news. È su di loro che si concentra la seconda puntata dell'inchiesta I superdiffusori, realizzata da Backstair, il team d'inchiesta di Fanpage.it.

Uno dei leader delle proteste romane è Raffaele Varvara, un giovane infermiere che per anni ha lavorato nella sanità pubblica in Lombardia e adesso ha deciso di mollare tutto per dedicarsi a tempo pieno alla lotta contro il green pass. Lo incontriamo il 30 luglio 2021 a una manifestazione in piazza Esquilino a Roma dove ha chiamato tutti a raccolta per scagliarsi contro l’Ordine degli infermieri che vuole radiarlo.

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È in questa occasione che veniamo invitati da Varvara ad andare in quello che sembra a tutto gli effetti un covo di attivisti No green pass. Si tratta di Cuore Ribelle, un ristorante già noto alle cronache per aver ospitato il leader di Forza Nuova, Giuliano Castellino, il 14 gennaio 2021 durante le proteste contro le chiusure delle attività commerciale indette dal Governo per l’emergenza Covid.

La proprietaria di Cuore Ribelle, d’altronde, è Adriana Perugini, che compare in veste di ministro delle partite iva nel progetto del governo eversivo proposto dai leader di Forza Nuova, Roberto Fiore e Giuliano Castellino. È in questa pizzeria circondata dai palazzi del potere nel centro della Capitale che si svolgono le riunioni degli attivisti No green pass, a cui partecipano perfino i dipendenti del Ministero dell’economia. Tra i partecipanti c’è anche una dottoressa dell'Ospedale Spallanzani, che è appena stata sospesa dal servizio per aver rifiutato di vaccinarsi.

Il più famoso tra i medici contrari al vaccino, però, rimane Roberto Petrella, un ginecologo che ha scontato con la radiazione dall’albo la sua fede No vax. La radiazione non gli ha precluso di continuare a essere seguito da una platea di decine di migliaia di follower che lo venerano come un guru. Lo incontriamo il 28 luglio 2021 a una manifestazione in piazza del Popolo mentre declama le scoperte di quello che definisce “uno studio americano”, in cui si sostiene che nei vaccini siano presenti feti umani, formaldeide, mercurio, grafene e chi più ne ha, più ne metta. I suoi seguaci lo applaudono con venerazione e lui li saluta ammonendoli: “Chi si vaccina morirà sicuramente”.

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Il fronte dei medici No vax non annovera solo dottori radiati e sopra le righe come Petrella, ma anche figure istituzionali come il dott. Carlo Arnese, che si definisce “No covid vax”, e che a una fiaccolata contro il Green pass a Napoli viene presentato come direttore medico dell’Asl. È in questa occasione che rilascia delle dichiarazioni che ammiccano al mondo antivaccinista. Arnese, infatti, sostiene che i vaccini non funzionano, sono “preparati farmacologici chiaramente pericolosi” e “devono essere eliminati”, mentre il green pass è "un lasciapassare di stampo nazifascista".

Fra i medici presenti in piazza ci sono anche quelli che sostengono il ricorso alle cosiddette terapie domiciliari precoci. “Il Covid è una malattia che deve essere affrontata ai primi sintomi nella propria casa – si legge su Terapia Domiciliare Covid19.org, uno dei principali portali dedicati all’argomento – evitando così in molti casi un peggioramento verso una forma più grave che costringe al ricovero in ospedale”.

Per i sostenitori di questo protocollo che è proposto come alternativa al vaccino, la malattia, una volta contratta, potrebbe essere affrontata e risolta senza ospedalizzazione grazie alla somministrazione di farmaci come cortisone, ivermectina e idrossiclorochina. L’accusa mossa al Governo dai dottori che aderiscono a questa teoria è di aver consigliato l’approccio del “tachipirina e vigile attesa”, un metodo sbeffeggiato in piazza dai manifestanti e da chi sale sui palchi.

Tra le icone di questa battaglia c'è anche Salvatore Totaro, il medico di medicina generale che, come dichiarato a RadioRadio, "per salvare i suoi pazienti ha dovuto rompere gli schemi e resistere all’indicazione che stabiliva tachipirina e vigile attesa”. Totaro è presenta anche a Roma il 7 agosto 2021, sul palco organizzato da Forza Nuova a piazza del Popolo: “A questo Sars-CoV-2, che io ho sempre chiamato un virus stronzetto, gli si è dato troppa importanza, ma l’importanza veniva data per altre finalità, – inveisce mentre è acclamato dalla folla e dal leader del partito di estrema destra Roberto Fiore insieme a lui sul palco – questo governo deve ravvedersi, dove è entrato il diavolo ha fatto spazio bruciato e noi siamo qui a lodare il Signore che ci dà ancora la forza”.

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La retorica contro i vaccini, ripetuta in piazza anche dai medici, è così forte che attecchisce anche su chi si è già vaccinato. Molte persone, con la paura di poter subire reazioni avverse gravi e convinte di aver fatto una scelta sbagliata, iniziano a rivolgersi a dei medici che promettono di guarire dagli effetti collaterali del vaccino.

“Io aiuto a eliminare la tossicità che crea il vaccino”, dichiara un pediatra sardo consigliatoci su Telegram come un dottore che può curare i pazienti dal vaccino e al quale chiediamo un consulto per chi avverte della stanchezza dopo la prima dose. “Qui presumibilmente si sono creati dei piccoli trombi a livello cerebrale. Le suggerirei di iniziare a assumere dell’arnica (una sostanza usata per i dolori muscolari, ndr), sono delle compressine da sciogliere in bocca: una prima di colazione, pranzo e cena, fisso.”

È lo stesso medico a consigliarci di rivolgerci a un suo stimato collega per una visita specialistica con un macchinario di elettroagopuntura di Voll. Si tratta di uno strumento con il quale si sostiene di poter diagnosticare e curare alcune patologie. Ad Ancona, dove ci rechiamo per un consulto, il medico ci mostra come un aggiornamento realizzato da lui stesso gli consenta di poter diagnosticare e guarire anche il Covid. “Ho curato centinaia di pazienti, nessuno di loro si è ospedalizzato, sono guariti in tre massimo quattro giorni – ci svela mentre esegue l’esame su una nostra complice – Però questa non è una cosa che si può dire, perché se io la dico il giorno dopo io c’ho la Finanza, i Nas, l’Ordine dei medici e se mi radiano abbiamo finito. Se si scoprisse che è così facile diagnosticare e curare il Covid, allora tutto l’ambaradan cade come un castello di sabbia. Meglio non parlarne troppo”.

Proprio ad Ancona qualche mese prima era finito nell’occhio del ciclone un altro medico, il dottor Sergio Costantini, sospeso dall’ordine con l’accusa di aver somministrato a un centinaio di pazienti acqua fisiologica al posto del vaccino. “Per i miei assistiti questo vaccino era un salvagente, – ha dichiarato l’avvocato Laura Versace che difende i pazienti – quando hanno scoperto di non averlo avuto è stato un fulmine a ciel sereno. Con quella certificazione adesso i miei assistiti avrebbero il green pass”.

Le false certificazioni vanno a ruba, invece, sui gruppi Telegram dove i cosiddetti “spacciatori di green pass” si vantano di far affari d’oro facendo da intermediari con medici che possono attestare delle false vaccinazioni. Fingendoci dei potenziali acquirenti, incontriamo uno di questi venditori nel Nord Italia, il suo tariffario è di 350 euro per prima e seconda dose, l’importante però è non dirlo a nessuno, perché altrimenti potrebbero licenziare il suo contatto al centro vaccinale.

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A quanto sostiene lo spacciatore di green pass, non siamo gli unici ad essersi rivolti a lui per acquistare la certificazione verde, almeno a giudicare dalla foto che ci tiene a mostrarci: una borsa di Louis Vuitton piena zeppa di baconote da 50 euro, frutto, a suo dire, della vendita illegale dei green pass.

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