Brusaferro (Iss): “Non si può rinunciare a restrizioni anche su spostamenti a Natale”
Il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, invita alla prudenza, soprattutto in vista delle festività natalizie. In conferenza stampa, presentando i dati del monitoraggio settimanale, Brusaferro sottolinea che “in tutte le Regioni c’è una decrescita, ma alcune Regioni sono ancora in fase stabile. L’incidenza a 7 giorni è scesa sotto i 200, la settimana precedente eravamo sopra i 250. Però è un numero molto alto, con differenze tra Regioni, che è ancora lontano dalla nostra possibilità di muoverci dalla mitigazione al contenimento, la nostra capacità di tracciare tutti i nuovi casi”. Questi numeri, secondo Brusaferro, “richiedono di essere molto cauti e di evitare di ridurre in maniera significativa le misure di mitigazione, ivi comprese quelle sulla mobilità, oltre a mantenere elevata l’attenzione sui comportamenti individuali. Una modulazione della misura di mitigazione eviti di rilassare le misure. Dobbiamo assolutamente evitare che un rilassamento delle misure comporti una ricrescita dei nuovi casi”.
Brusaferro spiega ancora: “La decrescita è lenta e l’incidenza è lontana dalla soglia in cui possiamo passare dalla mitigazione al contenimento. Il nostro obiettivo è ridurre quanto più possibile il numero dei nuovi casi, anche guardando in prospettiva al nuovo anno. Il periodo delle feste richiederà tutti gli sforzi per avere, a inizio nuovo anno, un numero di nuovi casi significativamente più basso di quello attuale”. E bisogna quindi approfittare, secondo Brusaferro, delle feste durante le quali si riduce la mobilità e si possono quindi ridurre i casi.
Brusaferro esordisce parlando della situazione in Europa e in Italia, che vede una riduzione del “numero dei casi, ma il numero è ancora significativo”. C’è una decrescita anche per l’occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva, ma in molte Regioni si ha ancora un’occupazione sopra le soglie considerate critiche: “Fino a quando non scenderemo sotto questa soglia, una parte delle attività programmate dell’assistenza sanitaria dovrà essere dilazionata per rispondere a questa esigenze”. L’età mediana dei contagiati si è stabilizzata sotto i 50 anni, spiega ancora il presidente dell’Iss, ricordando che gran parte di loro è asintomatica. I servizi, però, restano “in forte stress” in quasi tutto il Paese, anche se ora “tutte le Regioni sono in scenario 1, con un Rt sotto 1”.
Poi Bruasferro, rispondendo alle domande, torna sui divieti per il Natale: “Credo che anche nelle prossime settimane sia molto importante essere molto attenti e rigorosi nel rispetto di queste misure. Se questo non avviene una ripartenza in questa fase diventa particolarmente critica. Le misure le conosciamo”. Anche il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, si sofferma sul punto: “Le decisioni sugli spostamenti tra comuni sono politiche. Qualsiasi cosa si faccia bisogna sempre improntarla al principio della massima precauzione”.
Brusaferro rivolge anche un invito agli italiani per il Natale: "Pranzi di decine di persone non si devono organizzare”, così come gli “incontri senza mascherine”. Deve essere un “Natale Covid”, afferma ancora. Bisogna “muoversi poco, limitare al massimo i momenti conviviali con numerose persone e mantenere la mascherina quando incontriamo persone che non fanno parte del nostro nucleo”. Sul tema interviene anche Rezza, tornando sul “discorso della bolla più ristretta possibile” da rispettare: “Se dovessi essere pragmatico, direi di portare la mascherina anche a casa e, se possibile, di mantenere le distanze di un metro a tavola. Ma è chiaro che non è possibile controllare quello che succede dentro casa”.