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Elezioni politiche 2018

Brunetta (FI): “Salvini ci deve rispetto, come Berlusconi ne ha avuto per la Lega dal ’94”

Brunetta, dopo lo strappo ricucito in extremis nel centrodestra, con l’elezione dell’azzurra Elisabetta Casellati, avverte: “Qui c’è in gioco l’esistenza del centrodestra, c’è in gioco l’esistenza di Forza Italia e del futuro del Paese”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Per senso di responsabilità, Berlusconi ha accettato il doloroso compromesso che ha portato alla straordinaria elezione di Elisabetta Casellati. Se non l'avesse fatto, il centrodestra sarebbe finito alla prima vera prova dopo le elezioni". Adesso occorrerà "superare altri stress test". Così Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, ha commentato in un colloquio con il Corriere della Sera la sofferta trattativa di sabato per l'elezione dei presidenti delle Camere.

"Salvini ha l'appoggio di tutti noi nella formazione del governo solo se tutto questo avverrà in un quadro di regole condivise. Se Forza Italia venisse compressa, svilita, assorbita dal partner maggiore non è che poi, come direbbe Totò, la somma fa il totale. Ho simpatia e apprezzamento per Matteo, come ne ho per Giorgia, che considero la mia sorella minore. Ma devo dire una cosa. La leadership di una coalizione si conquista negli anni, con la storia, con la condivisione, con il rispetto. E con i voti, tanti voti. Come ha fatto Silvio Berlusconi dal 1994. Ecco, noi vorremmo lo stesso rispetto che il nostro presidente ha avuto nei confronti della storia della Lega e dei suoi leader".

Brunetta rivendica ancora la premiership del centrodestra in un'intervista a Radio anch'io: "Il centrodestra ha il dovere di governare e di esprimere il premier. Siamo tutti con Salvini perché formi un governo di centrodestra. Dopo si ragioni a partire dai programmi e si cerchino in Parlamento i voti che mancano con tutti quelli che ci stanno". E sui temi sui cui lavorare è d'accordo con il leader del Carroccio: "Condivido totalmente quello che dice Salvini secondo cui si deve partire da lavoro e tasse".

"Io – puntualizza poi il capogruppo uscente di Fi alla Camera – parto dal programma, parlo a tutti quelli che dicono meno tasse, più lavoro, infrastrutture, testa alta in Europa, sicurezza". In ogni caso, aggiunge: "è vero che la trattativa per i presidenti delle Camere era separata dalla formazione del governo ma tutti capiscono che è chiaro che è una base per andare avanti: predispone un clima che è di collaborazione". 

A proposito delle voci su un suo presunto allontanamento da Forza Italia ha riposto così: "Io al Misto? Io sono di Forza Italia. Queste sono chiacchiere da cortile" – e aggiunge – "Berlusconi mi ha chiamato sabato sera attorno alle 23. Come sempre è stato molto gentile e affettuoso. Abbiamo fatto il punto personale e politico sulla situazione e come di consueto ci siamo ritrovati d’accordo su tutto. E soprattutto dovremmo vederci tra oggi e domani per parlare di futuro". E minimizza la conclusione della sua missione come presidente del Gruppo parlamentare: "Da mesi avevo manifestato non solo a Berlusconi ma a tutto il gruppo dirigente del mio partito di lasciare la presidenza. È un mestiere bellissimo ma altrettanto faticoso, logorante e pericoloso. E lo dico con un po' di civetteria per le trappole che ti ritrovi fra i piedi tutti giorni. Qui c’è in gioco l’esistenza del centrodestra, c’è in gioco l’esistenza di Forza Italia e del futuro del Paese. E ci preoccupiamo se Brunetta rimane in carica per un mese in più o in meno?".

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