Brunetta al livello successivo: nessuna scusa, anzi…
Dopo l'uscita infelice di ieri, il Ministro della Pubblica Amministrazione e dell'Innovazione, Renato Brunetta, ha catalizzato su di sé l'attenzione di cybernauti e cittadini comuni colpiti dalle sue parole. A margine del Convegno Nazionale dell'Innovazione, infatti, il Ministro ha definito "Italia peggiore" il precariato. Ecco come sono andati i fatti: il Ministro aveva appena terminato il suo intervento quando dalla platea un gruppo di persone gli chiede di rispondere ad alcune domande. Brunetta, però, è di fretta: riferisce di avere un incontro con il Presidente della Repubblica nel quale premierà le imprese innovative. Gli dicono che è questione di poco e lui invita a salire sul palco gli astanti intervenuti. Si presentano, si tratta della Rete Precari della Pubblica Amministrazione. Non basta altro al Ministro per decidere che è ora di andare; e alla maleducazione del gesto si accompagna l'offesa nelle parole "Questa è la peggiore Italia".
Nelle ore successive al diffondersi della notizia, sul web si è assistito a un tam tam incessante dove il Ministro è stato messo alla berlina sia per le parole improprie, quanto per il suo atteggiamento nei confronti dei precari. La sua pagina Facebook è stata letteralmente presa d'assalto: sebbene la bacheca sia bloccata agli interventi dei "fan", in queste ore in molti hanno continuano ad iscriversi per lasciargli "dolci" commenti alle note sull'intervento di ieri. Lui, però non ci sta. E dopo aver taciuto per ore, replica.
E lo fa negando l'evidenza. Secondo lui i fatti sarebbero andati così: dopo aver invitato a salire le rappresentati della Rete Precari della Pubblica Amministrazione sul palco, Brunetta capisce che l'argomento che si vuole affrontare è troppo lungo e dunque, comunica di non avere abbastanza tempo a disposizione. Dice di essersi allontanato dal palco, per recarsi all'appuntamento con Napolitano quando cominciano ad insultarlo. SOLO ALLORA, a detta del Ministro, dopo aver sopportato le accuse, gli spintoni, e gli striscioni contro di lui, Brunetta in segno di sfogo avrebbe pronunciato "le ultime parole famose".
Purtroppo ci tocca constatare che il Ministro dell'Innovazione non sa che, più che la stampa, a garantire la viralità della notizia è stato il video in questione, dove al minuto 0:57 si vede esattamente che è bastato che la rappresentante si presentasse a far sì che il Ministro andasse via, lasciandola sola, insieme all'altra rappresentante, sul palco.
Il ministro, dopo aver fornito una versione che non corrisponde alla rappresentazione degli avvenimenti, accusa l'uso criminoso delle rete, definendo la polemica sorta spontaneamente sul web come un vero e proprio agguato mediatico che strumentalizza la condizione di precariato dei giovani per portare alla ribalta i "fallimenti di signori come quelli di ieri, un po' attempati, che forse non hanno di meglio da fare che organizzare agguati mediatici."
Poi conferma che risponderà personalmente a chiunque lo insulterà, a chi vorrà spiegazioni, perché, a suo dire la rete non può essere utilizzata come un "manganello squadristico". E si rivolge non solo all'informazione ma anche a Bersani, a Leoluca Orlando Cascio, rei di aver insultato il Ministro senza saper nulla. La verità dei fatti, dai video, appare lampante; ciononostante viene da chiedersi come pensa di rispondere alle critiche il Ministro Brunetta se ha bloccato i commenti al video su Youtube? Sicuramente un Ministro dell'Innovazione come lui, avrà un asso nella manica anche stavolta…