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Briatore contro Bonelli e Fratoianni dopo protesta al Twiga, il leader di Avs: “Coppietta? Ci ha scoperti”

Con un video su Instagram Flavio Briatore ha attaccato Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni dopo il flashmob organizzato da Avs davanti al Twiga: “Verdi, comunisti, coppietta di ‘zero tituli'”. La replica di Bonelli: “Ci ha scoperti. Invidiosi? No, le spiagge sono un bene comune dei cittadini”.
A cura di Giulia Casula
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"Oggi volevo informarvi con un gossip. Sì è formata una nuova coppia, è vero. E chi è la nuova coppia? Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli", inizia così il video pubblicato da Flavio Briatore sul suo profilo Instagram, in risposta al flashmob organizzato gli scorsi giorni dai leader di Alleanza Verdi-Sinistra davanti al Twiga.

"L'ho saputo dai miei ragazzi al Twiga. Verdi, comunisti, questi due, questa coppietta di ‘zero tituli' è andata davanti al Twiga qualche giorno fa con dieci o dodici scappati di casa, due o tre televisioni chiamate da loro. Protestano, ce l'hanno con il governo Meloni, ce l'hanno con me, ce l'hanno con tutti", ha proseguito l'imprenditore. Davanti all'esclusivo stabilimento balneare di Forte dei Marmi Bonelli e Fratoianni avevano annunciato di aver presentato una proposta di legge per dichiarare le coste beni inviolabili e bene comune dello Stato, e le spiagge bene comune. "L'unica cosa che trovo incredibile è che questi signori qui non parlano del fatto che il Twiga ha centocinquanta persone, centocinquanta famiglie a libro paga, e non hanno neanche idea che il Twiga paga quasi tre milioni di euro di tasse durante la stagione. Questo a loro non interessa", ha aggiunto Briatore. "Se il Twiga fallisse sarebbero i più felici della terra perché sono talmente invidiosi, gelosi, che la loro soddisfazione è vedere un'azienda come il Twiga fallire. Wow, che figata".

La replica di Bonelli non si è fatta attendere. "E niente! Briatore ci ha scoperti. Siamo una coppia e lo ammettiamo, anzi una bella coppia. Ma, spiace deludere Briatore, a muoverci non è l’invidia né l’odio per il suo Twiga. E non sono invidiosi nemmeno i milioni di Italiani che ormai al mare non possono più andare perché non se lo possono permettere e perché le spiagge sono privatizzate. Al massimo sono incazzati", ha risposto il leader dei Verdi. "E giustamente perché una famiglia per andare al mare deve spendere minimo 30-40 euro al giorno. E lui paga 21 mila euro all’anno allo Stato mentre fattura quasi 8 mln. Per questo rivendichiamo con orgoglio di aver presentato una proposta di legge per il mare libero. Perché il mare e le nostre coste sono innanzitutto un bene comune che noi vogliamo tutelare. Cordiali saluti al signor Briatore", ha concluso Bonelli salvo poi aggiungere: "P.S. Siamo una coppia che paga le tasse in Italia. Sa, siamo un po’ all’antica".

Durante il flashmob i due leader avevano sottolineato l'urgenza di ricorrere all'immediata decadenza delle concessioni per abusi edilizi e di aggiornare i canoni dei permessi, al fine di assicurare maggiore accessibilità e tutela delle spiagge libere. "Oggi per andare al mare ci vogliono anche 40 o 50 euro per una famiglia, e quando le spiagge libere non ci sono diventa un problema sociale. Anche per chi ha il mare vicino casa", aveva spiegato Bonelli proponendo seguire l'esempio di altri Paesi del mondo e fornire risorse ai Comuni da destinare alla pulizia delle spiagge. "Diamo le risorse ai Comuni, si facciano delle assunzioni stagionali, come del resto sono le assunzioni negli stabilimenti, si dia lavoro ma si rendano accessibili e fruibili le spiagge libere del nostro Paese", aveva aggiunto.

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