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Trentanove anni fa la strage (impunita) di piazza della Loggia a Brescia

Il messaggio del Presidente Giorgio Napolitano: “Nulla deve restare intentato per giungere all’accertamento della verità e delle responsabilità”
A cura di Redazione
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"Sono trascorsi trentanove anni da quel terribile 28 maggio 1974 quando, in Piazza della Loggia, un vile attentato provocò 8 morti e oltre 100 feriti, sconvolgendo la città di Brescia e l'intera Nazione". Inizia così il ricordo di Giorgio Napolitano che oggi ha commemorato la strage di Brescia. In piazza della Loggia una bomba occultata in un cestino dei rifiuti fu fatta esplodere mentre era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista indetta dai sindacati e dal Comitato Antifascista con la presenza della Cisl, del Pci e del segretario della Camera del lavoro di Brescia.

Per quella strage fu accusata l'estrema destra e l'ombra di un coinvolgimento dei servizi segreti ha sempre accompagnato le indagini. Tuttavia nessun colpevole è stato condannato in via definitiva per i morti di piazza della Loggia: Il 14 aprile 2012 la Corte d'Assise d'Appello ha confermato l'assoluzione per tutti gli imputati, condannando le parti civili al rimborso delle spese processuali per quella strage. "Nulla deve restare intentato per giungere all'accertamento della verità e delle responsabilità" afferma Giorgio Napolitano nel messaggio rivolto ai familiari delle vittime, sottolineando che il ricordo deve essere "monito" per i giovani "contro ogni forma di fanatismo, di odio e di violenza".

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