Braga (Pd) a Fanpage.it: “Meloni detta le veline ai giornalisti Rai, liberiamo il servizio pubblico”
La voce di una parte degli agricoltori che protestano da giorni in Italia, organizzando presidi e bloccando strade e autostrade, troverà spazio domani sul palco del Festival di Sanremo. "Le istanze degli agricoltori troveranno voce all'Ariston nonostante l'estrema frammentazione delle sigle e delle associazioni. Nell'impossibilità di ospitare alcuni rappresentanti sul palco Amadeus leggerà un comunicato che porterà alla conoscenza del grande pubblico i problemi, le difficoltà, le richieste che provengono dal mondo agricolo", ha fatto sapere la Rai in un comunicato.
Gli agricoltori quindi non saranno presenti fisicamente sul palco, ma già da questa mattina diversi trattori si sono radunati nella cittadina ligure, dove è in corso il festival di Sanremo. La protesta dunque non si ferma, sebbene la Commissione europea martedì abbia fatto un'inaspettata marcia indietro, annunciando il ritiro della proposta di legge sulla riduzione dell'uso di pesticidi nell'Ue. La premier Meloni ha subito rivendicato la decisione dell'esecutivo Ue come una sua vittoria, spiegando che "fin dal suo insediamento il governo italiano sta lavorando in Europa, con grande concretezza e buon senso, per tracciare una strada diversa da quella percorsa finora e coniugare produzione agricola, rispetto del lavoro e sostenibilità ambientale".
Le cose però non stanno affatto così secondo la capogruppo del Pd alla Camera Chiara Braga: "Meloni, come spesso succede, ha venduto come un proprio risultato una decisione che invece era già stata presa a livello europeo sulla sospensione del regolamento dei pesticidi. Ma c'è bisogno che il governo faccia molto di più per rispondere alle richieste degli agricoltori, che mettono in discussione le scelte sbagliate fatte dal governo Meloni nell'ultima legge di bilancio, ad esempio cancellando le agevolazioni per i giovani agricoltori o riducendo gli investimenti in innovazione e in tecnologia", ha detto la deputata in un'intervista a Fanpage.it.
"Quello che serve è accompagnare un settore fondamentale come l'agricoltura, che è tra i più colpiti dalla crisi climatica, nella transizione, con strumenti e risorse dedicate, e non continuare come invece ha fatto il governo Meloni in quest'anno, a elargire mance e mancette senza affrontare il vero tema del governo di una giusta transizione verso un'agricoltura più sostenibile non solo dal punto di vista ambientale, ma anche dal punto di vista economico, per garantire agli agricoltori un reddito che non sia, ad esempio, schiacciato dall'oppressione della Grande distribuzione".
Ieri pomeriggio il Pd ha organizzato un presidio davanti alla sede Rai a Roma, in viale Mazzini – a cui non ha partecipato il M5s – per protestare contro il governo che utilizza il servizio pubblico come macchina di propaganda e in difesa della libertà di stampa: "La situazione è allarmante. C'è bisogno di dare una risposta forte per proteggere il servizio pubblico, garantire la libertà di stampa ed evitare che dopo l'editto bulgaro di Berlusconi ci si trovi all'editto ungherese della Meloni, amica del premier Orban, che detta le veline ai giornalisti della Rai", ha spiegato ancora Braga a Fanpage.it.
"C'è bisogno di lavorare per liberare questa grande azienda del servizio pubblico dal peso e dall'oppressione della politica e garantire una libera informazione nel nostro Paese, costruendo anche una proposta alternativa di governance su cui speriamo di unire le opposizioni".