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Bossi si scopre europeista: Andiamo dietro all’Unione – vertice con Tremonti e Calderoli

Incontro tra i leader del Carroccio nel Varesotto, all’ordine del giorno misure per la ripresa economica delle imprese. Umberto Bossi si affida all’Unione Europea per uscire fuori dalla crisi finaziaria, ancora giallo sulla lettera inviata dalla Bce al governo italiano.
A cura di Alessio Viscardi
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Il Senatùr ci ripensa, adesso l’Europa è cosa buona e giusta. La Lega Nord, che ha fatto della seccessione la parola d’ordine del proprio credo politico – trasformata in federalismo fiscale negli ultimi anni di governo Berlusconi – torna a guardare a Bruxelles come sede centrale delle azioni da intraprendere per fronteggiare la crisi finanziaria scatenata dagli attacchi speculativi all’Italia, dal declassamento del rating degli Stati Uniti e dalla sfiducia verso l’Euro. Così, nel Varesotto, Umberto Bossi – foto tratta da Valigia Blu – dismette i panni dell’euro-scettico dimenticando le critiche al governo centrale europeo riguardanti le quote-latte e le multe agli allevatori nordisti.

“Dobbiamo andare dietro un po' all'Europa” è il nuovo imperativo del capo del Carroccio, escludendo che in settimana possa tenersi un Consiglio dei ministri straordinario per l’anticipo della manovra finanziaria. Uno “scambio di idee” tra il ministro Bossi, il ministro Tremonti e il ministro Calderoli si è tenuto oggi nel Varesotto. All’ordine del giorno proposte per le imprese: “Ma non parliamo oggi, dobbiamo prima misurare bene e poi nei prossimi giorni vedremo” così il Senatùr ai cronisti che lo interrogavano sulle idee partorite dal vertice.

Confermata la lettera che la BCE ha inviato all’Italia nel fine settimana, per richiedere misure concrete contro la crisi e per rilanciare la crescita economica nel paese, che è una delle più basse d’Europa. L’apertura in positivo di Piazza Affari avvenuta stamattina, secondo Umberto Bossi, è un segnale di ripresa. Ai giornalisti che hanno obiettato come la Borsa di Milano sia crollata nel caos già poco prima dell’orario di pranzo, il leader della Lega ha risposto che è necessario prima finire le riforme preparate dal governo in questi caldi giorni d’estate.

L’obiettivo del governo è anticipare il pareggio di bilancio, inizialmente previsto per il 2013, per adempiere alle direttive imposte dalla Bce. Sul fronte opposto, l’Opposizione chiede che venga fatta chiarezza sulle richieste avanzate all’Italia dalla Banca Centrale Europea. Francesco Boccia, coordinatore delle commissioni economiche del Pd alla Camera, chiede al Governo una informazione trasparente suo rapporti tra Bce e istituzioni comunitarie. Il riferimento è alla missiva di Trichet e Draghi diretta al nostro governo nazionale. Boccia si rivolge specificamente a Giulio Tremonti: “Ci attendiamo che giovedì il ministro si presenti alle Camere con proposte concrete nell'esclusivo interesse del Paese”.

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