Bossi: “Immigrati dall’Africa del Nord? Li mandiamo in Francia o in Germania”
La situazione nei Paesi arabi e nordafricani è tesissima. Soprattutto in Libia le ultime ore sono a dir poco incandescenti: ieri i militari hanno bombardato Tripoli e l'ultimo bilancio parla di ben 1000 morti. Anche le sorti incerte di paesi come l'Egitto (in cui a seguito delle dimissioni di Mubarak il potere è in mano al Consiglio militare) e la Tunisia fanno sì che sempre più persone tentino la sorte partendo alla volta dell'Italia.
Gli ultimi sbarchi a Lampedusa hanno confermato questo trend e la situazione, già molto delicata, potrebbe presto degenerare.
Il leader della Lega Nord Umberto Bossi ha rilasciato ad alcuni giornalisti di Montecitorio delle dichiarazioni sulla faccenda e lo ha fatto col suo solito stile: chiaro, esplicito e fin troppo diretto. Per il senatur: "Gli immigrati in fuga dall'Africa del Nord intanto non sono arrivati e speriamo che non arrivino. Se arrivano li manderemo in Francia e Germania‘". E sulla Libia dice di aspettare direttive dall'Unione Europea. Frecciatina all'Europa che a suo giudizio non si impegna abbastanza? Chissà.
Michele Cercone, portavoce della Commissaria europea agli Affari interni Cecilia Malmstroem, ha dichiarato che, nel caso fosse necessario, l'Europa è pronta ad aiutare ulteriormente l'Italia con un nuovo dispiegamento di uomini e risorse. Sull'isola già sono all'opera alcuni funzionari del Frontex, l'Agenzia Europea per la Gestione delle Cooperazione Internazionale alle Frontiere Esterne, ma la sensazione è che per essere efficace la presenza della Comunità europea nell'isola dovrà essere rimpinguata.
Intanto il Ministro dell'Interno Roberto Maroni ha fissato per mercoledì una riunione coi suoi colleghi di Francia, Spagna, Grecia, Malta e Cipro. Obiettivo della riunione è quello di fare il punto sul fenomeno immigrazione e di stabilire definitivamente una linea d'azione comune per fronteggiare gli sbarchi.
