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Bossi: “Federalismo o subito al voto”

Il leader del Carroccio Umberto Bossi, nella riunione di ieri notte con Berlusconi, ha ottenuto delle garanzie sul federalismo. In cambio, però, il premier vuole che venga riformata la giustizia.
A cura di Alfonso Biondi
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Federalismo alla Lega, Riforma della giustizia a Berlusconi

Nonostante il caso Ruby e le intercettazioni che stanno scatenando una bufera mediatica attorno al premier, Bossi fa sapere che la Lega non farà mancare il suo appoggio al governo. Ad una condizione però: che passi il federalismo, altrimenti si andrà al voto senza alcuna discussione. E’ questo, in estrema sintesi, l’accordo a cui sono giunti il premier Silvio Berlusconi e il senatur nella riunione di ieri notte. Non si è parlato, però, solo di federalismo. Berlusconi, infatti, dopo aver rassicurato Bossi sui numeri della maggioranza, ha anche spiegato al leader leghista e a tutti i presenti i punti contraddittori della accuse a suo carico, annunciando la volontà di accelerare la riforma della giustizia per arginare quei magistrati che, a suo dire, fanno un uso politico del proprio potere. In pratica riforma della giustizia per accontentare il premier e federalismo per la Lega.

Bossi ha grande premura  di portare a casa le riforme promesse in campagna elettorale e, dopo la riunione di ieri, è parso molto ottimista, sapendo ora di poter anche contare sul neonato gruppo di "Iniziativa responsabile", 22 deputati a sostegno del governo, che Silvano Moffa ha dichiarato essere  “un valore aggiunto per la maggioranza”. L’unica cosa preoccupa un po’ il leader del Carroccio è l’atteggiamento decisamente ostile del Terzo polo, che ha anche presentato una mozione di sfiducia al Ministro per i beni culturali Sandro Bondi. Il Terzo Polo, infatti, non apprezza il modo in cui il Presidente del Consiglio sta affrontando la delicata vicenda che lo riguarda e, tantomeno, il suo comportamento nei confronti dei giudici.

Fuori da Montecitorio, poi, Bossi ha trovato anche il tempo di rilasciare ai cronisti qualche dichiarazione sullo scandalo "Bunga Bunga". Stavolta, però, non prendendo posizioni drastiche o estreme come suo solito, ma invitando tutti a prendere la faccenda con maggior cautela e moderazione: “Berlusconi deve essere piu' cauto. Tutti insieme devono abbassare i toni. Anche i magistrati".

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