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Bossi ai suoi: “Mi dimetto”. Poi ci ripensa

Nell’incontro di ieri di via Bellerio il senatur avrebbe ipotizzato un suo passo indietro. Tutto rientrato dopo le rassicurazioni dei presenti, ma i maroniani vogliono che all’interno del partito qualcosa cambi.
A cura di Alfonso Biondi
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Bossi e Maroni

Nella mattinata di ieri, durante una riunione in via Bellerio, dalla bocca di Umberto Bossi sarebbero uscite le parole che nessuno da lui si aspetterebbe: "Mi dimetto". A riportare l'indiscrezione è Corriere.it. Il senatur avrebbe constatato che, dopo le polemiche con Maroni seguite alla votazione in aula sull'arresto di Cosentino, il partito non è più con lui. I dubbi del leader del Carroccio sarebbero durati lo spazio di una mattinata. Nel pomeriggio, Roberto Maroni, Roberto Cota, Giancarlo Georgetti e Roberto Calderoli hanno rinnovato a Bossi la loro fiducia. Il leader è lui, questo è fuor di dubbio. Tuttavia ci sono alcuni problemi che vanno affrontati. Nello specifico, come spiega il maroniano Stucchi: "La base chiede che al fianco del leader (Bossi) ci sia chi è legittimato dal basso".  Si tratta di "ruoli che vanno ricoperti da persone come Maroni, Calderoli, Cota, Giorgetti e non da chi se ne appropria e basta".

Bossi ha ascoltato, senza però promettere nulla di preciso. Per lui ora è importante che l'immagine della Lega Nord fuori da via Bellerio non risulti frammentata, il suo partito deve apparire il più coeso possibile. Per questo vuole che i "tre Roberti" presenti alla riunione vadano ai microfoni di Radio Padania a dire che nel Carroccio non c'è nessun problema. I problemi, però, ci sono e come. Il passo in avanti di Bossi verso Maroni potrebbe essere uno stratagemma per evitare le contestazioni della base durante la manifestazione di domenica prossima a Milano, indetta per protestare contro "il governo ladro". I maroniani, poi, puntano ai congressi e già diverse circoscrizioni hanno approvato delle mozioni in tal senso.

Domani è previsto un intervento di Maroni a Varese. Bossi non sarà presente. Dall'ex Ministro degli Interni ci si aspetta un discorso sulla difesa del territorio, sulla comunità padana e sulla "Lega degli onesti". Per le indicazioni importanti, però, bisognerà aspettare domenica.

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